SIAMO SERIAL
Su Netflix rivive il mito del pilota brasiliano di Formula 1
Se non il più grande, di certo uno dei più grandi. Una leggenda dello sport si può affermare, senza correre il pericolo di abusare delle categorie. Il pilota brasiliano Ayrton Senna per gli appassionati di Formula 1 resta un mito ineguagliabile. La miniserie che Netflix gli dedica è composta da 6 episodi che raccontano in modo romanzato la sua vita, a partire dagli esordi, quando da bambino guidava i kart, passando per la Formula Ford per approdare, infine, alla Formula 1. Vincitore di tre titoli mondiali, morì in un terribile incidente sul circuito di Imola, alla curva del Tamburello, il primo maggio del 1994.
Ayrton Senna sullo schermo è interpretato da Gabriel Leone, capace di impersonare un Ayrton Senna indomabile, un agguerrito sognatore con la voglia di vincere, ribelle e fortissimo, soprattutto quando si trattava di guidare sotto la pioggia. La serie tv, e il protagonista così come è stato raffigurato, non riescono però a delineare del tutto la complessità di Senna, pur realizzando un prodotto coinvolgente e appassionante. Il cast è composto da attori sconosciuti, ma la loro scelta è stata fatta in modo che assomigliassero ai piloti dell’epoca; la giornalista amica di Senna, invece, è un dettaglio inventato, e forse poco riuscito rispetto al resto.
Più volte nel corso delle puntate viene sottolineato l’amore di Senna per il Brasile, un Paese di una povertà disarmante e soprattutto bisognoso di un eroe. Un Paese che ha sempre tifato per il suo pilota, trasformato in un autentico simbolo, e che non ha mai mancato di fargli sentire il proprio affetto.
Molto belle (e precise) sono le riproduzioni delle gare che hanno fatto la storia, tra queste Monaco ’88, quando Ayrton riuscì a sbaragliare tutti gli avversari sotto la pioggia battente. Il pilota viene mostrato prima alla guida della Toleman, nel 1984, l’anno seguente entrò a far parte del team della Lotus e poi, dopo tre stagioni, approdò alla McLaren, nel 1988. La serie tv mostra, e non potrebbe essere altrimenti, la grande rivalità tra Senna e il campione francese Alain Prost, interpretato da Matt Mella, ma racconta anche come tra i due non sia mai mancata la stima reciproca nonostante la competizione e gli aspri confronti in pista.
A distanza di trent’anni, le immagini dello schianto di Imola che uccise il pilota lasciano senza parole. Non è esagerato dire che da quel momento nella Formula 1... niente fu più come prima. E, a proposito di parole, forse le più giuste sono quelle del cantante bolognese Cesare Cremonini: «Da quando Senna non corre più, da quando Baggio non gioca più, da quando mi hai lasciato pure tu, non è più domenica».
© RIPRODUZIONE RISERVATA