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“Good Omens”, la serie tv fantasy-umoristica ispirata al romanzo “Buona Apocalisse a tutti!”

La loro amicizia è decisamente improbabile: Aziraphel (Michael Sheen) è un angelo e Crowley (David Tennant) è un demone. Eppure, i due non solo vanno d’accordo da secoli ma stringono persino un patto segreto affinché, nonostante l’appartenenza a “fazioni opposte” – Paradiso e Inferno, ovviamente - regni l’equilibrio. Almeno fino a quando si avvicinerà l’Apocalisse, una fine del mondo da scongiurare per due che ormai adorano vivere tra gli umani: si vestono come loro, mangiano come loro e alla fine sono diventati uno un po’ meno cattivo del previsto e l’altro… un po’ meno buono.

Good Omens è una serie tv fantasy-umoristica diretta da Douglas Mackinnon e ispirata al romanzo “Buona Apocalisse a tutti!” (Good Omens: The Nice and Accurate Prophecies of Agnes Nutter, Witch è il titolo originale), scritto da Terry Pratchett e Neil Gaiman nel 1990. La seconda stagione è appena approdata sul piccolo schermo e una terza, stando alle dichiarazioni rilasciate dallo stesso Gaiman, è possibile. In sintesi: Aziraphel e Crowley si mettono in testa di fermare l’Apocalisse, ma non sono i soli: per la causa, si mobilitano anche Anathema Device, ultima discendente della strega profeta Agnes Nutter, e il tecnico informatico Newton Pulsifer, mentre i Cavalieri dell’Apocalisse - Guerra, Carestia, Inquinamento e Morte - saranno chiamati a dare il via alla fine del mondo.

Michael Sheen e David Tennant sono strepitosi, il primo rappresenta una bontà divertente e “soffice”, il secondo una malvagità pasticciona e rock’n’roll. È indubbio che la strana coppia si sia divertita nel girare gli episodi. Al centro della miniserie c’è il loro strampalato legame che nonostante tutto – e nonostante i seimila anni trascorsi – funziona.

E qui sta forse il problema, perché la serie tv regge fin tanto che i due sono nell’inquadratura, poi si smorza, perché nessuno degli altri personaggi è all’altezza dell’angelo e del demone.

Nel cast spuntano Jon Hamm (l’indimenticabile Don Draper di “Mad Men”), in questo caso un arcangelo Gabriele piuttosto fashion, e anche se solo in voce Frances McDormand che interpreta Dio e Benedict Cumberbatch nel ruolo di Satana. All’interno del racconto si notano numerosi artifici, all’insegna di una ricercatezza in alcuni punti un po’ eccessiva: certi espedienti visivi non sono necessari e non funzionano. Per gli appassionati di fumetto e fantasy, Neil Gaiman è un “mostro sacro”, così come lo è il compianto autore Terry Pratchett. Su Netflix lo scorso anno è approdata la serie tv Sandman, basata sul celebre fumetto: una produzione che certamente non sfigura.

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