Siamo serial: Outer range, una serie tv fuori dai canoni

Tra le montagne del Wyoming un western che sconfina nel soprannaturale

Quando il genere western sconfina nel mistero e nel soprannaturale. È il caso di Outer Range, serie tv nata da un’idea del drammaturgo Brian Watkins – nuovo nel panorama delle serie tv ma pronto a lanciarsi in un’impresa coraggiosa - e prodotta dalla Plan B di Brad Pitt. L’attore Josh Brolin dà il volto al personaggio principale, Royal Abbott, il proprietario di un ranch tra le montagne del Wyoming la cui vita apparentemente tranquilla cambia drasticamente dopo l’apparizione di Automn, una misteriosa vagabonda hippy e una figura centrale all’interno del racconto. Il suo arrivo, infatti, coincide con una serie di avvenimenti inspiegabili e strane coincidenze, destinate a modificare gli equilibri e i destini interni alla comunità raccontata.

Nei nuovi episodi, da poco approdati su Amazon Prime, Abbott e la moglie Cecilia (Lily Taylor) faranno di tutto per mantenere unita la famiglia dopo una tragedia, Royal dovrà inoltre lottare per difendere la sua terra e i suoi affetti.

Per chi non si è ancora avventurato nella prima stagione, un dettaglio importante: Outer Range parte con la voce fuori campo del patriarca Abbott che parla allo spettatore con una citazione che attinge alla mitologia greca. Royal cita il dio Cronos, che con una falce fece un buco tra cielo e terra, separando il noto dall’ignoto, un riferimento da tenere in considerazione quando il cowboy si troverà davanti a un gigantesco buco nero all’interno della sua proprietà (no spoiler).

Outer Range si inserisce nel filone di Yellowstone, la serie tv con Kevin Costner che segue le vicende della famiglia Dutton, proprietaria del più grande ranch del Montana, minacciato dai costruttori. Anche Royal Abbott, uomo di poche parole, si ritrova a gestire il ranch della moglie, occupandosi delle mandrie insieme ai figli Perry e Rhett, difendendo la terra dal vicino Wayne Patterson. Se però la trama di Yellowstone segue gli intrighi politici e i conflitti con i vicini che confinano con il ranch, quella di Outer Range lascia spazio al mistero.

Josh Brolin incarna l’uomo della vecchia frontiera che non vuole far trasparire le proprie emozioni ma che alla fine dovrà fare i conti con la propria fragilità. A colpire è soprattutto l’aspetto visivo della serie tv, l’alone soprannaturale che la circonda, insieme a una regia che non fa errori e che attinge sia dal mondo western che dalla fantascienza. Quella di Brian Watkins è una rivisitazione che non delude, al netto di qualche puntata che regge meno delle altre per dialoghi e suspense.

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