Cultura
Martedì 30 Luglio 2024
SIAMO SERIAL Per Elisa
Su Netflix e RaiPlay la miniserie diretta da Marco Pontecorvo dedicata al caso Elisa Claps
Per Elisa. Per la sua memoria e per quella di tutte le persone scomparse. Per la battaglia estenuante della famiglia, per le vittime ignorate, per una giustizia più giusta. La serie tv diretta da Marco Pontecorvo, figlio del grande Gillo, è ambiziosa e punta in alto: l’obiettivo della fiction è raccontare la verità su uno dei casi di cronaca più inquietanti della storia italiana.
Elisa Claps aveva solo sedici anni quando uscì di casa e non vi fece più ritorno, quel giorno indossava un maglione che la mamma le aveva regalato per festeggiare la promozione. Il suo sogno era quello di studiare medicina a Salerno. La giovane di Potenza scomparve la domenica del 12 settembre 1993, ma il suo cadavere fu ritrovato solamente 17 anni dopo in circostanze a dir poco ambigue. Era sempre stato lì, dove Elisa era stata vista l’ultima volta, nella chiesa della Trinità, nascosta nel sottotetto. Ad ucciderla brutalmente fu Danilo Restivo, un ragazzo che la vittima conosceva, responsabile di un altro terribile omicidio avvenuto anni dopo a Bournemouth, in Inghilterra, quello di Heather Barnett, sarta di 48 anni all’epoca sua vicina di casa. Due delitti efferati, anche la serie tv sceglie di non mostrare la crudeltà di Restivo, pur facendola ben comprendere, insieme alla premeditazione dell’assassino.
“Per Elisa – Il caso Claps” è una miniserie in sei episodi ispirata al libro “Sangue sull’altare” di Tobias Jones. Pontecorvo, attraverso uno stile documentaristico che si unisce alla fiction, riesce a mettere in scena depistaggi, omissioni e omertà che hanno caratterizzato l’omicidio di Elisa, puntando l’attenzione sull’instancabile lotta della famiglia – e in particolare del fratello Gildo – affinché fosse fatta giustizia.
“Per Elisa”, nonostante si conosca il finale della storia, è straziante. Si è travolti da una profonda amarezza, sia per ciò che Elisa e la sua famiglia sono state costrette a subire sia per una consapevolezza che lascia l’amaro in bocca: Elisa sapeva benissimo che Danilo Restivo fosse innamorato di lei. Però, per educazione e gentilezza, non se la sentiva di trattarlo male o di ferirlo, non voleva rifiutare a tutti i costi i suoi inviti sebbene sapesse di essere seguita e spiata. Elisa provava compassione per quello che è diventato il suo assassino, un sentimento nobile che le è costato la vita.
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