Le atmosfere sono quelle dei grandi show americani, con orchestrazioni che richiamano le colonne sonore anni Sessanta di Burt Bacharach, Henry Mancini e quel genere definito a torto “easy listening”. È un progetto ambizioso e originale quello di Stefano Signoroni, talentuoso cantante, pianista e autore lodigiano, 32 anni, deciso a mettersi in gioco anche come solista dopo una ricca carriera al seguito di «big» come Eros Ramazzotti. La nuova scommessa porta il suo nome abbinato a quello dei Muffinchasers, gruppo di musicisti di alto livello capitanati da Flavio Scopaz, storico bassista di Ramazzotti, e che può contare anche su Marco Brioschi, uno dei più apprezzati trombettisti italiani. E intanto il primo video della band sta già spopolando sul web: cliccatissimo su Youtube così come tra i più «condivisi» sulla bacheca di Facebook soprattutto dagli utenti lodigiani. Del resto la canzone, un «remake» di Music to watch girls by di Andy Williams, brano del 1967 notissimo negli Stati Uniti ma poco conosciuto in Europa, acchiappa fin dal primo ascolto. Il tutto diventa ancora più coinvolgente grazie al video firmato da Jacopo Sarno (con il quale Signoroni aveva scritto il brano This is Christmas presente nella colonna sonora del film A Natale mi sposo di Massimo Boldi) e Federico Anzini che vanta ospiti d’eccezione come Ugo Conti, storica spalla di Diego Abatantuono, e lo stesso Sarno, oltre a un gruppo di comparse lodigiane. «Per me è un progetto importante: per la prima volta sono l’artista in prima persona e non semplicemente il collaboratore - racconta Signoroni, già leader anche della Back in blues band e dei Pop secret -. Dietro ci sono musicisti di alto livello come Scopaz. L’idea è riproporre in chiave pop e pop-jazz quel genere che ha avuto molta fortuna negli Stati Uniti e che vogliamo far riscoprire anche in Italia. Abbiamo tralasciato lo swing, visto che ci ha già pensato Bublé a rispolverare i mostri sacri di quel settore...». Il primo singolo ha avuto un ottimo impatto: Music to watch girls by (nella nuova versione scaricabile anche da i-Tunes) è un brano del 1967, usato inizialmente come jingle per la Pepsi. Fu reso poi famoso da Andy Williams, la cui voce fu definita dall’ex presidente Reagan «patrimonio mondiale dell’umanità». Negli Stati Uniti è una canzone arcinota, in Europa molto meno: «L’abbiamo scelta proprio per questo - dice Signoroni - è una cover che però arriva all’ascoltatore come fosse un inedito». Il video è stato girato in parte a Londra e in parte a Milano. Il progetto è comunque solo agli albori, perché presto è prevista la registrazione di un album e l’inizio del tour dal vivo che a fine luglio porterà Stefano Signoroni & The Muffinchasers anche a Lodi: «Usciremo con un album o con un ep, un mix di cover e inediti. Per i concerti abbiamo già pronti circa 20 brani: vogliamo proporre uno show raffinato, ma anche trascinante e divertente. In scaletta ci saranno anche alcune canzoni di Mina e Tony Renis, arrangiate sempre con attenzione orchestrale: questo perché ci piacerebbe esportare lo spettacolo anche fuori dai confini nazionali, in particolare tra le comunità di italiani che vivono all’estero».
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