Simone Pesatori: note e parole per nuove strade da esplorare

Il 2020 ha portato in dote una bella sorpresa per la carriera del musicista

«Nonostante le tante sofferenze e l’isolamento forzato, il 2020 mi ha portato un traguardo importante e anche un po’ insperato, quello di autore professionale di testi e musiche per altri artisti. Quella di cantautore e musicista è diventata per me, con tutte le proporzioni del caso, una vera professione».

Per Simone Pesatori l’anno alle spalle non è stato solo “horribilis” o una serie di foglietti vuoti strappati dal calendario. Assieme a un album del suo gruppo Sintonia Distorta promosso quanto mai virtualmente (ma con risultati sorprendenti), c’è stata una qualifica personale a livello di autore. Pesatori, che ha anche un suo percorso pop sotto lo pseudonimo di Emonìs, ora scrive per altri. Sotto contratto. «È innanzitutto un altro sogno che si realizza - spiega- e si tratta di ciò: la scorsa estate ho stretto una serie di accordi con alcune case discografiche indipendenti in virtù dei quali collaborerò in qualità di autore, sia di testi sia di musiche. Da sempre realizzo testi, ma anche linee vocali e melodiche. Non avendo padronanza di strumenti per le musiche mi appoggio a coloro con cui condivido i miei progetti musicali: Claudio Marchiori e Giampiero Manenti, rispettivamente chitarrista e tastierista dei Sintonia Distorta, la mia ormai storica progressive rock band, o Federico Farnè, con cui ho creato il progetto metal Seventh Season. È un percorso in un certo senso nuovo per me, nonostante i 25 e rotti anni di gavetta in musica... In primis perché “svolto”, seppur con le dovute proporzioni, come professione; in secondo luogo perché mi vede come “scrittore per conto di altri” a differenza di tutto ciò che è avvenuto in tutti questi anni sino ad oggi. Io ho sempre scritto esclusivamente per i Sintonia o per me stesso come Emonìs, perciò sostanzialmente inizio adesso a confrontarmi con la sensibilità di un altro e con l’interpretazione di ciò che intende esprimere in musica. La grande soddisfazione è sapere che qualcuno abbia potuto apprezzare le mie capacità e la passione che ho sempre messo in gioco».

E con i Sintonia Distorta, la prog band made in Lodi, come va? «“A piedi nudi sull’arcobaleno”, il nostro ultimo disco, è uscito il 29 febbraio 2020. Praticamente in concomitanza con l’inizio di un periodo storico veramente maledetto. Con questo “tempo sospeso”. Eppure il disco, per usare uno slang giovanile, ha veramente “spaccato”. Molti siti e pagine social specializzate l’hanno considerato una delle migliori uscite prog 2020 in tutto il mondo. Questo perché il “mondo prog” – nonostante possa essere considerato un genere di nicchia – è formato da appassionati nel senso vero del termine».

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