Sos per l’arte: la raccolta fondi per i “tesori” di San Francesco

Una campagna per proseguire l’operazione di recupero iniziata in ottobre

Restaurata la volta e gli affreschi, ora i lavori riguarderanno i putti lignei del Settecento. Per questo è partita una nuova raccolta fondi per far rinascere la chiesa di San Francesco, a Lodi.

Le restauratrici Emilia Vianelli e Martina Ceresa hanno iniziato in ottobre i lavori di riqualificazione della cappella della Beata vergine immacolata, grazie al sostegno della fondazione Comunitaria e di tutti i lodigiani generosi. In occasione del Natale e delle festività, scatta un nuovo appello alla solidarietà dei lodigiani, da parte degli “Amici della chiesa di San Francesco”. I lavori in questi mesi sono stati impegnativi. «Abbiamo restaurato la volta della cappella - spiega Vianelli - che era ammalorata dalle infiltrazioni di umidità. Abbiamo pulito e consolidato le parti pittoriche raffiguranti le quattro virtù della Vergine. Abbiamo stuccato le lacune e le crepe. Abbiamo pulito con la spugna a secco “whisab”, laddove lo sporco si era unito all’umidità, aiutandoci con impacchi di carbonati d’ammonio. Ora dobbiamo dedicarci ai putti lignei». Durante i lavori di restauro sono emersi dal fondo anche nuovi personaggi, due donne ben vestite e alcuni personaggi con la tunica». Ora la soprintendenza guarderà il lavoro svolto e darà le indicazioni per andare avanti. Per la ricostruzione degli gli affreschi con i colori ad acqua, le due restauratrici utilizzano la “tecnica dei puntini. «Le mancanze - spiega Vianelli - vengono reintegrate dai puntini: questi creano equilibrio dell’immagine e una sorta di vibrazione. Si tratta di un intervento che deve distinguersi dall’immagine originale ». I putti collocati nella lanterna, invece, «sono decoesi e ammalorati» e a gennaio inizierà la riqualificazione. «L’inaugurazione dei lavori - spiegano gli Amici della chiesa di San Francesco - era prevista per l’Immacolata, ma essendosi resi necessari anche i restauri delle parti lignee, vogliamo rilanciare la raccolta fondi».

Chi volesse contribuire può versare la sua offerta mediante il vaglia postale (c.c.n. 39797667) o tramite bonifico bancario, specificando come causale: bando 2020-2-Prog. N. 6: restauro cappella Immacolata. Per informazione sugli Iban della Banca Intesa, del Bpm e della Centropadana, contattare i padri Barnabiti presso il collegio, oppure effettuare una donazione tramite il banco posta al numero Iban: IT10P0760101600000039 797667.

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