
Cultura / Basso Lodigiano
Lunedì 10 Febbraio 2025
TEATRO Applausi per “Gramsci gay” a Casalpusterlengo
Uno spettacolo che interroga sull’unica vera questione: la capacità di sentire il dolore che divora il mondo
Nell’ombra delle ultime file del teatro Rossini a Torino, Antonio Gramsci assiste alle prove di centinaia di operai dell’Arsenale che stanno mettendo in piedi uno spettacolo satirico, con cui raccogliere denaro da inviare denaro ai soldati al fronte. Soldati mandati a morire “da eroi”, giovanissimi, mentre le loro madri li piangono. È il 1918 ed è in corso la prima guerra mondiale. In quel brulicare di tute da lavoro e fazzoletti rossi, Gramsci vede un’umanità vera. Viva. «Quegli operai erano più vivi di me e di tanti compagni di partito», gli fa dire l’attore siciliano Mauro Lamantia sul palco del teatro Carlo Rossi di Casalpusterlengo, dove venerdì sera è andato in scena “Gramsci gay”, lo spettacolo di Iacopo Gardelli che svela la “sovrastruttura” per cui non si riescono a cambiare le cose, ma soprattutto interroga sull’unica vera questione: la capacità di sentire il dolore che divora il mondo. L’opera teatrale, della durata di un’ora, è stata applauditissima.
La recensione completa sul “Cittadino” di lunedì 10 febbraio
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