TEATRO Dall’acropoli di Atene al bosco tra equivoci, amore e incantesimi

L’acropoli di Atene ma anche la trama di un fitto bosco, denso di equivoci, amore, incantesimi e magia: realizzata con ponteggi in metallo, su piani diversi, la scenografia (a cura di Mina Marea) al Teatro alle Vigne, venerdì sembrava voler riportare la commedia di William Shakespeare fino ai giorni nostri, proiettando la scena in un’ambientazione che forse un po’ ci appartiene, tra i cambiamenti delle grandi città. Ed è proprio in questo scenario che, al chiaro di luna, si alternano le vicende di “Sogno di una notte di mezza estate” dove l’incredibile interpretazione di Livia Castiglioni, Angelo Di Figlia, Ermes Frattini, Silvia Giulia Mendola, Dario Merlini, Erica Sani, Matteo Sartini e Francesca Ziggiotti ha regalato al pubblico due ore di pura poesia.

L’amore, declinato in tutte le sue sfaccettature, a cominciare da quello non corrisposto fino alla folle gelosia, ha fatto da fil rouge alla trama dello spettacolo prodotto da Centro di produzione teatro de Gli Incamminati, con la regia di Silvia Giulia Mendola (in collaborazione con PianoinBilico). Con il linguaggio della danza, i passi di Elisa Bertoli, nei panni di Viola, proprio come il fiore utilizzato per gli incantesimi, ha evocato la magia in grado di trasformare personaggi, le loro voci, somari e sentimenti all’interno di una dimensione che galleggiava tra il sogno e la veglia, in un sovrapporsi nell’ambiguo immaginario della mente umana.

Sono tre, proprio come nell’opera originale di Shakespeare, le storie che si sono intrecciate sul palcoscenico del teatro alle Vigne: quella di Teseo, duca di Atene, che preannunciava le sue nozze con Ippolita, regina delle Amazzoni; poi, le vicende amorose di due coppie, Ermia, Lisandro, Elena e Demetrio e i dispetti del folletto Puck, con Oberon, re delle fate, e la moglie Titania che, con qualche sortilegio, hanno aggiunto un po’ di pepe in più alla narrazione. Infine, Nic Bottom con una troupe di attori che, sempre all’interno del bosco, cerca di portare in scena uno show teatrale, per omaggiare le nozze del duca.