TELEKOMMANDO Cazzullo, Hitler in Italia e la grande Storia

Il 3 maggio 1938, davvero “Una giornata particolare”

Per un caso fortuito mercoledì sera sono stato attirato dal programma di Aldo Cazzullo, “Una giornata particolare”, in onda su La7. La giornata particolare presa in esame era il 3 maggio 1938 coincidente con il viaggio di Adolf Hitler in Italia. Un soggiorno quello di allora del Fuhrer divenuto celebre sia per la valenza politica sia per i resoconti stilati da personalità del regime e non. Soprattutto, celebri furono le pagine del diario dell’archeologo Ranuccio Bianchi Bandinelli che ebbe il compito di far da guida al dittatore nazista e ai suoi gerarchi. Bandinelli non fece mistero dei sentimenti omicidi che lo animarono per tutto il tempo in cui si occupò di Hitler. Anzi, poteva cogliere anche il momento “per far fuori” contemporaneamente il duce. Chissà che piega avrebbe preso la storia. Congetture che però muovono una narrazione, quella di Cazzullo, che si affida esclusivamente alla divulgazione, a fatti noti, a una lettura guizzante e allo stesso tempo confidenziale di ciò che è accaduto. Tuttavia, efficace. Con buona pace del titolo del programma preso di peso da uno dei capolavori cinematografici di Ettore Scola che non a caso è ambientato proprio nei giorni di maggio della visita italiana di Hitler. Pare una furbata, ma sicuri che non lo è e per tornare all’argomento della puntata vale la pena recuperare un altro doc su Rai play dedicato a un’altra figura fondamentale per il fascismo e Mussolini: Margherita Sarfatti, una delle muse del duce, amata e ripudiata. Costretta a fuggire in America perché ebrea. Ricchissima, storica e critica dell’arte, creatrice di movimenti che innervarono il ‘900 intellettuale nazionale, addirittura biografia di Mussolini (il suo Dux fu un bestseller), nonché finanziatrice della Marcia su Roma. Un personaggio estremamente avventuroso adatto a una serie e non da confinare a un documentario e a essere intrecciata solo con la grande Storia.

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