TELEKOMMANDO È il 15 giugno, la tv chiude ma per fortuna c’è lo sport
Dagli Europei di atletica con un’Italia che coglie i frutti dell’accoglienza a quelli di calcio e poi arriveranno le Olimpiadi ad animare l’estate anche sul piccolo schermo
Giunti alla metà del mese di giugno, traviato, proprio così letteralmente traviato da una meteorologia estremamente ballerina, tanto che dire che il tempo è stato un po’ “marzolino” non si fa mica errore. Dunque riprendo che alla metà di giugno la tv segna la sua definitiva chiusura stagionale. Quasi una debacle per chi ne ha amato e seguito le serie, i talk, i reality, le notti sanremesi, la programmazione cinematografica. Ed è forse arrivato il momento di mandare in onda tutto ciò che Arbore e il compianto Luciano De Crescenzo chiamavano tagli, ritagli e frattaglie. Tuttavia, a salvare la programmazione vi sono gli avvenimenti sportivi che movimenteranno l’estate con gli Europei di calcio e poi con le Olimpiadi. Prova generale si è avuta proprio in questa settimana con altri Europei, quelli di atletica che hanno mostrato come la disciplina principe dello sport sia diventata per gli atleti della nostra Nazionale più di un esercizio, avendo coltivato più campioni su più gare. Gli olimpionici Jacobs e Tamberi si sono confermati. Altri li hanno seguiti a ruota. Le medaglie tra ori, argenti e bronzi sono state ben 24. Un’enormità se si guardano i medaglieri anche di un recente passato. Evidentemente, per tutta una serie di ragioni, ne dico una sola: l’avvio di un’accoglienza multietnica e culturale di italiani di seconda o terza generazione non ha fatto che bene al movimento. Questo con buona pace di molti che esprimono purtroppo sentimenti (se si possono chiamare così) non proprio dolci. Sto edulcorando tutto. D’altronde, la tv è anche zucchero. Ed è questo ingrediente così a portata di mano può rappresentare la soluzione a molti problemi. Grandi e piccoli. Quotidiani o epocali. Soprattutto quando sono attraversati dai media e dalla televisione.
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