TELEKOMMANDO Il fascino irresistibile dei talk show politici per gli italiani
È uno dei generi preferiti dal pubblico, su tutti i canali televisivi
Uno dei generi preferiti dagli ascoltatori sembra essere l’approfondimento o talk politico. Il celebre manuale Cencelli che si riteneva scomparso o almeno diventato innominabile e da sempre esistito nella tv sia di stato sia commerciale. Mi fermo un momento per scusarmi per un uso direi di un linguaggio che sa di tardo-novecento per illustrare lo stato dei talk suddetti. E non sono nemmeno entrato in mezzo alle cose, ancora. E ritengo che entrarci per discutere di opinioni e schieramenti sia esercizio futile e inutile a capire il perché siano così seguiti. Ad un elenco rapido i migliori, anche se mostrano la corda, sono i talk che hanno residenza su La7. E si capisce qual è la loro collocazione e non solo per i conduttori e gli “editorialisti” (qui non temo di affermare che alcuni di costoro come avrebbe detto qualcuno non hanno niente da dire, ma quanto lo dicono bene). Più sanguigni sono i talk ad appannaggio esclusivo di Retequattro (per gli “editorialisti” vale lo stesso discorso di prima. Riempitivi), anche se nella collocazione di alcuni conduttori si verifica uno strano e bizzarro testa-coda di opinioni. Qualcuno leggendo queste righe si sarà accorto che non sto né elencando trasmissioni né alcun nome di richiamo. Tanto meno ho evocato Mamma Rai che sembra – in apparenza – latitare dal punto di vista di uno sviluppo del genere che si affida a in 1/2 ora e all’intrattenimento informato di Porta a Porta e delle notturne di Raitre. Insomma, un contesto quanto mai variopinto. E si tace dei canali sul digitale terrestre all news che al contrario rappresentato una forza e un’energia viva che permette ancora di discernere quale sia la via esatta per un’interpretazione della realtà. Qualunque essa sia: politica, economica, sociale e culturale. Eh, sì! Perché in fondo, ma spesso proprio in fondo questi programmi, attraverso la mescolanza di alcuni sottogeneri televisivi come l’inchiesta o tout court l’intervista riescono anche a dare bussole culturali inedite per il telespettatore. Anche distratto.
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