TELEKOMMANDO La tv del pomeriggio e lo zapping che non ti schioda dallo stesso argomento

Se fossimo un sito di cronaca e gossip avremmo titolato la seguente notizia con un “bomba”. Poiché non lo siamo, la notizia della sospensione di Non è l’arena, il programma della domenica sera de La 7, condotto da Massimo Giletti, lascia stupiti e non può non essere che il botto di giornata. Nello specifico della giornata di giovedì. Qui si lascia lo spazio alla cronaca e non al commento perché le voci che si rincorrono e vengono riportate su tutti i siti parlano di questioni che esulano da ascolti e quant’altro che di solito fanno sospendere o cancellare un programma; ed è – fidatevi – meglio non entrarvi quando non si sono verificati i presunti fatti o fattacci. Mi sarebbe piaciuto chiamarli fattoidi come li appellava in modo assolutamente geniale Gillo Dorfles in uno dei suoi ultimi libri. Ecco che ad affacciarsi su questo spalto e osservatorio privilegiato sulla tv e i media odierni è l’argomento che avevo scelto per commentare la settimana. Al di là degli ascolti al ribasso di presunti campioni come “Rocco Schiavone” che alla sua seconda uscita stagionale non ha mantenuto le promesse iniziali. Ma quali sono questi “fattoidi”? Sono quelli che propongono ogni pomeriggio feriali le due reti ammiraglie pubblica e commerciale in programmi quasi fotocopia, La vita in diretta e Pomeriggio Cinque, se non fosse per i rispettivi conduttori (ah quanto si somigliano per alcuni versi), la compagnia di giro che si alterna e non ultimo i servizi presi qui e là dal quotidiano e spalmate tra il piccolo schermo e le regioni del Belpaese. Ma si sa che le notizie servono al commento, spesso al chiacchiericcio leggero, la profondità si misura sul passaggio da un argomento all’altro e al richiamo se si potrà dare più spazio al prossimo ospite o al suo ritorno in video. A tener banco spesso è il telecomando che con cinico zapping consente di saltare da una rete all’altra e restare “in diretta” sempre agganciato al medesimo argomento.