TELEKOMMANDO L’addio di Bernardini con il suo Tv Talk all’apice: un caso più unico che raro

Mi pare caso unico più che raro che un conduttore, per giunta anche ideatore e autore, di un programma televisivo abbandoni la propria creatura nel momento in cui ha raggiunto il proprio apice. Sia in termini di audience, rispetto all’orario e al giorno in cui va in onda, sia in termini di critica. L’abbandono ha anche un’altra ragione che è quella della collocazione in pensione. Si sta parlando della scelta di Massimo Bernardini, raffinato giornalista e critico musicale, in questo ruolo ha scritto una biografia di Guccini ed è stato autore di importanti programmi dedicati proprio alla musica. Ma, è come conduttore e autore di Tv Talk che gli è toccata forse una popolarità non voluta tanto che così si giustifica l’aver lasciato (in buone mani come dice) il programma per dedicarsi alle sue predilezioni. Ne ha tante e di certo non si annoierà. Dunque: Tv Talk. Squadra che vince non si cambia, al limite si migliora e si sceglie un nuovo allenatore che avrà sicuramente bisogno di un certo tempo di rodaggio. Quello però che non sembra avere Mia Ceran che di Bernardini ha preso il posto, peraltro la conduttrice proprio da lui era stata indicata come possibile erede. Pertanto nulla sembra essere cambiato nella trasmissione, che è rimasta ancorata anche alla messa in onda del sabato pomeriggio. Diventando quasi un appuntamento irrinunciabile per chi ama sbirciare (e non col gossip anche se l’ironia - e non maldicenza - non manca mai di far capolino né prima tantomeno ora) nel dietro le quinte dei programmi più alla moda. Stavo per dire alla carta. Perché il parterre che partecipa in studio o in collegamento a Tv Talk è un vero menu televisivo, dove i piatti sono proprio apparecchiati – anche a loro insaputa – proprio dai protagonisti. Ed è qui che sta il divertimento e la misura giusta di una critica o di un plauso. A Tv Talk non si grida, tutt’al più si sorride anche guardando gli ascolti.