TELEKOMMANDO

Qualche anno fa per questa rubrica avevo coniato uno slogan che si rifaceva a un’importante canzone di un altrettanto notevole cantautore. Lo slogan era il seguente: tv che viene tv che va. Lo rispolvero in occasione dei ritornanti invitati da trasmissioni come Uomini e donne e Grande Fratello. Ormai chiaramente serbatoi chiamati all’uopo per vivacizzare la quotidianità di tali programmi. Nel primo caso sembra che i litigi che hanno scosso il parterre di dame e cavalieri in Uomini e Donne non si sia affatto calmato. La pacificazione non è contemplata, né la ricerca dell’anima gemella che addirittura pare essere relegata in secondo piano e non è che è un tutto lasciare e prendere e che pare non funzionare più il format, se la via del rinnovamento passa nel far attraversare a Ida Platano, la parrucchiera – influencer bresciana, protagonista di più di una liason amorosa, la linea di demarcazione che passa tra chi appartiene agli over a essere la nuova tronista. Un tentativo che tenta di rinvigorire un ruolo ultimamente appannato da abbandoni e fughe improvvise. Poche sono le coppie che si formano e la maggior parte scoppiano pochi mesi, alcune addirittura dopo pochi giorni, dall’uscita dallo studio. Ma, è al GF che si hanno dinamiche più complesse e autoriali che consentono di ampliare la scrittura televisiva del programma. Ciò avviene su terreni usuali, imbastiti anche questi su inizi o fini (perlopiù traumatiche) di relazioni. Quest’indirizzo della tv sul privato non può che far riflettere su come la tv abbia e da tempo sdoganato la privacy. In barba a tutte le leggi. D’altronde cosa c’è di più pubblico di ogni fatto privato che diventa pane dell’intrattenimento?

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