TELEKOMMANDO

Difficilmente in tv guardo un film. Non è però un’eccezione non guardarli. Talvolta mi pare più interessante scorrere i tanti elenchi, divisi per genere, delle piattaforme a pagamento che sono poi produttrici e distributrici dei migliori film in circolazione. Quelli che vanno a riempire non solo i palinsesti generalisti, ma che hanno vita a sé pure nei festival e si riproducono sui grandi schermi ancora sopravvissuti alla continua emorragia di pubblico che colpisce la sala cinematografica. Qualcuno potrebbe obiettare, scavallando questo spalto e andando a occupare quello del lunedì: se non vedi i film in tv come fai ad allestire una programmazione da sala cine-televisiva diffusa sulla settimana? Facile – e ribalto quello detto finora – i film li vedo o li ho già visti sia in tv sia al cinema. Insomma, gioco tutto sul passato cinefilo di cinquant’anni di visioni. Press’a poco dal primo film di cui ho cognizione di una visione solitaria. In questo contesto situazionistico, oserei dire quasi un insieme di avanguardia e sperimentalismo, altra contraddizione, ritengo che il miglior “cinema” in tv venga direttamente dalla realtà. Dalle dirette di eventi e poco importa che siano sportivi, musicali, persino convention politiche. E alcune prove le stiamo avendo nei montaggi e negli interventi degli inviati che In onda su La7 offre dalla convention democratica di Chicago, in cui è stata nominata candidata alla presidenza degli Stati Uniti, l’attuale vice-presidente del governo Biden, Kamala Harris. Chissà se anche qui in Italia, paese che sappiamo essere facilmente colonizzato da tutto ciò che arriva dagli States (non vi è nemmeno un’ombra di ironia e sarcasmo in ciò che ho scritto), ci arriveremo, ovviamente con gradualità e mai di botto. Sicuro che ci arriveremo, non so quando e in che modo, anche se sprazzi di spettacolo, più vicini alla nostra commedia (che anche qui e lo si sa da tempo che quando si arriva a un passo dalla tragedia tutto diventa farsa), si hanno quotidianamente come riportano i media vecchi e nuovi che ancora non trovano le giuste immagini per sostituirsi al cinema. Del tutto.

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