Non è un mistero che il sottoscritto non ami particolarmente le serie. Chi segue questo spalto privilegiato e pubblico sulla televisione e i media nazionali lo sa da tempo. Ma, c’è sempre un “ma” a ben osservare tutte le eccezioni che si presentano in ogni situazione più o meno importante: ci sono anche serie che mi piacciono. Che ritengo interessanti sia dal semplice e banale punto di vista dell’intrattenimento (mi stava scappando passatempo) o per star più su sia dal loro valore inedito di approfondimento. Poi e si vuol mettere che quando sono su piattaforme puoi dilatare lo spazio temporale di visione a piacimento. Senza aspettare la consueta settimana di programmazione, cara alla tv generalista. Questo per entrare in mezzo alle cose e andando a tentar di dire qualcosa sulla stagione numero 3 di Dinner Club (da giovedì visibile su Prime), il viaggio attoriale e culinario per il Belpaese inventato da Carlo Cracco con compagni di strada alcuni dei più famosi interpreti del cinema italiano. Nelle prime due stagioni e in questi episodi della terza si sono alternati (e non solo ai fornelli) come detto attori e attrici della nuova commedia italiana come Antonio Albanese e Sabrina Ferilli, gli unici due rimasti a far compagnia a Rocco Papaleo, Christian De Sica e Emanuela Fanelli che qualcuno ricorderà in “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi. Pure quest’ultima partecipò a una delle prime edizioni del programma. A memoria anche Favino. Insomma, non mi prendo la briga di andar a sbirciare i nomi del passato, anche perché questa formula del viaggio mirato, percorrere i 500 km e passa, 550 per l’esattezza, dell’Appia Antica, da Roma a Brindisi, mi pare una scelta azzeccatissima. Al pari delle stazioni di fermata in camper a Formia come a Sant’Agata dei Goti o a Taranto. E in ogni luogo – qui si fa un po’ Linea Verde - assaggiare (e preparare in prima persona) piatti del posto. Al di là del clima da compagnia di giro (belle e mai volgari le battute tra gli amici), si staglia ancor più lontano dai clichè degli chef – star sempre arrabbiati la figura di Cracco che con Dinner Club ha definitivamente allontanato da sé.
© RIPRODUZIONE RISERVATA