
Questo numero di rubrica esce in un giorno luttuoso per il mondo intero. Per credenti e non, è il giorno del funerale di Papa Francesco, la cui scomparsa improvvisa nel Lunedì di Pasqua ha lasciato attoniti e increduli alla luce del giro di Pasqua in Piazza San Pietro dopo la benedizione Urbi et Orbi. In tale situazione e in predicato di raccogliersi in preghiera, non credo valga la pena soffermarmi sulle tante trasmissioni che hanno rivoltato da capo a piedi sia la biografia sia l’azione evangelica di Papa Francesco. In pochi, infatti, hanno saputo analizzarne i contenuti e la futura influenza nel mondo. Meglio virare su un’intera serata, andata in onda, mercoledì scorso, su La 7. Ove si replicava una puntata di “Una giornata particolare” dedicata da Aldo Cazzullo all’incontro di Francesco d’Assisi con il Papa Innocenzo III al fine di aver approvata la sua Regola e a seguire una lezione – spettacolo di Vittorio Sgarbi, registrata prima della malattia e del ricovero in ospedale, e dedicata al doppio ritratto Caravaggio e Pasolini. Ragazzi di vita. Insomma, un trittico di personalità fuori dal comune che nel giro di otto secoli, a modo loro, hanno rivoluzionato religione, arte e letteratura e cinema. In un certo senso, ognuno di loro con i propri e rispettivi strumenti intellettuali hanno saputo non solo interpretare il loro tempo, ma far sì che il loro pensiero non si esaurisse nella rispettiva epoca, ma che fosse lungo. Per Caravaggio e soprattutto San Francesco lunghissimo. Pasolini si ferma ai 50 anni che ci separano dalla sua tragica fine. E da queste differenti prospettive s’inserisce Papa Francesco. Almeno un suo aspetto, per giunta nominale. D’altronde da San Francesco a Papa Francesco, il passo è più breve di quanto si pensi e se ci si mettono di mezzo anche Caravaggio e Pasolini che a modo loro hanno raffigurato il poverello d’Assisi chi dipingendolo in varie fasi della sua esistenza e chi trasfigurandolo al cinema in “Uccellacci e uccellini”, si possono comprendere e riflettere e comprendere, quanto sia stato importante il nostro amato Papa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA