TELEKOMMANDO

Il “mercato” del calcio e dei programmi tv

Qualche settimana e rubrica fa ad occupare lo spazio - e non rammento se di sguincio o in maniera totalizzante - era stato il paragone tra passaggi di azienda (soprattutto tra Mediaset e la Rai, ma anche tra la7 e i due colossi della tv generalista e i canali afferenti alle corporation straniere come Discovery) e l’odierno calciomercato. Il tutto battuto a suon di milioni di euro. Insomma, a torto o a ragione, nel bene o nel male, forse anche al di là di essi, l’Estate nell’intrattenimento come nello sport è più fatta per parlare e discutere che vedere e giocare. Anche se poi si vede e si gioca comunque. Ma in che modo e con quale materiale? Questa è una delle domande da farsi. Se per lo sport, a parte gli appena cominciati Europei Under 21 e qualche gala d’atletica che vede sempre più ai margini, se non assente del tutto assente, il nostro campione olimpico Jacobs, valgono le cosiddette amichevoli di lusso, per la tv non c’è rimasto che, nella logica del reality permanente (chissà fino a quando per Mediaset), Temptation Island. In ambo i casi si va di risulta, perché e sfido io chi possa dire il contrario. Non vi è infatti alcun tipo di connessione con i ritmi dei campionati e il giocare per soldi e sponsor, anche se mi viene il dubbio leggendo i giornali di questa settimana e soffermandomi sulle strategie dei club più ricchi e taccio sull’affaire Tonali. A proposito qualcuno si è accorto come in un piccolo lembo di terra lodigiana tra S. Angelo e Graffignana siano nati e cresciuti due dei più grandi campioni del calcio e del basket? Non è straordinario? Sulla retorica dei due interrogativi mi fermo anche nel dar ulteriori giudizi, peraltro a commento dei social, sulle tentazioni isolane. Basta la risultanza espressa poche righe sopra. Buona Estate a tutti. E a rileggerci la settimana prossima.

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