The Unlikely Murderer

SIAMO SERIAL: una ricostruzione e una pista per l’omicidio del primo ministro svedese Olof Palme

E se l’assassino fosse proprio il testimone per eccellenza presente sulla scena del delitto, come fare per smascherarlo? The Unlikely Murderer si fonda proprio su questo problema, una serie tv svedese passata in sordina ma che si piazza sicuramente “a testa alta” tra gli ultimi titoli del gettonatissimo filone crime.

In realtà si tratta di una miniserie in cinque puntate basata su una storia vera: l’omicidio del primo ministro svedese Olof Palme, avvenuto la sera del 28 febbraio 1986. Tra i sospettati c’era anche Stig Enström, interpretato magistralmente da Robert Gustafsson: un grafico insoddisfatto della propria vita, mediocre sul lavoro e in politica, incapace di costruirsi una carriera e indifferente alle relazioni umane se non per convenienza. Un assassino improbabile, proprio come recita il titolo, goffo, insignificante, all’apparenza innocuo.

Olof Palme, leader del partito socialdemocratico svedese, fu ucciso nel centro di Stoccolma, quando prima di mezzanotte stava rientrando a casa insieme alla moglie Lisebeth dopo essere stato al cinema. Un uomo sbucò dall’ombra e gli sparò due colpi di pistola alla schiena, uno dei quali lo ferì mortalmente, mentre l’altro prese di striscio la consorte, senza gravi conseguenze.

Un assassinio che al momento restò senza colpevole ma che naturalmente monopolizzò il dibattito in Svezia. Non solo per il ruolo politico rivestito dalla vittima, ma per le numerose ipotesi e congetture che si susseguirono.

La particolarità di questa serie tv è semplice: sposa la tesi che sia stato Stig Enström a uccidere Olof Palme, scegliendo così di indagare e mostrare la sua vita: una sorta di ritratto minuzioso dell’assassino.

Molto precise sia la ricostruzione del delitto sia quella di un’epoca, al punto che si nota uno spiccato taglio documentaristico, mentre le motivazioni che avrebbero spinto Enström a uccidere il premier svedese restano indefinite.

A inseguire la pista Stig Enström anche un giornalista, Thomas Pettersson, il quale pubblicò un libro, il cui titolo può essere tradotto proprio come The Unlikely Murderer, ovvero L’improbabile assassino.

La miniserie presenta molte delle caratteristiche tipiche del giallo, soprattutto nella parte relativa alle indagini e ai poliziotti, considerando anche il fatto che le forze dell’ordine svedese non ne escono di certo vincenti. Tutto questo senza che vi sia, in tutte le cinque puntate, nemmeno un filo di tensione o suspence

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