Torna il premio di poesia De Lemene per riscoprire il dialetto... nel nome di “Cècu”
Il nuovo bando della storica manifestazione dopo otto anni di assenza
Torna dopo otto anni il concorso di poesia in dialetto lombardo “Francesco De Lemene”, che si era interrotto nel 2015, alla 40esima edizione, tre anni dopo la morte di Antonio “Cècu” Ferrari, che ne era stato ideatore e poi organizzatore fin dall’inizio, nel 1976. «Dopo la chiusura nel 2015 – ricorda Luca Ferrari, figlio di “Cècu” e sindaco di Montanaso Lombardo – c’era stato qualche tentativo di farlo rinascere, ma è solo in questi ultimi mesi che, partendo da una sollecitazione di Stefano Taravella, abbiamo unito le forze di un gruppo di persone e siamo riusciti a ridare vita a quello che è uno dei premi più longevi per la poesia dialettale». Del comitato organizzatore di questa 41esima edizione in veste rinnovata fanno parte, oltre a Luca Ferrari, Gianmaria Bellocchio e Claudia Paladini dell’associazione Monsignor Quartieri, Stefano Taravella e Mina Zanoni dell’Unitre, Giovanna Lobbia, storica attrice della compagnia I Soliti di Montanaso, lo scrittore Andrea Maietti e Lorenzo Rinaldi, direttore del “Cittadino”.
I partecipanti dovranno inviare un’unica poesia, a tema libero, via mail, all’indirizzo [email protected] entro il 29 febbraio 2024. La cerimonia di premiazione avverrà nel mese di maggio. Le sezioni del premio sono due: una è dedicata al dialetto lodigiano, l’altra ai dialetti lombardi.
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