Un affare privato
SIAMO SERIAL La serie spagnola con Jean Reno che mischia crime e humor
Brioso. Uno di quei gialli a cavallo tra crime e humor che si guardano volentieri alla sera, spaparanzati comodamente sul divano senza impegnare troppo il cervello. “Un affare privato” è la nuova serie tv spagnola in 8 episodi ambientata negli anni Quaranta in Galizia, in una Spagna patriarcale (dettaglio decisamente importante) e franchista (un aspetto, quest’ultimo, che però non viene messo in rilievo).
Protagonista è la coppia Aura Garrido, nei panni di Marina Quiroga, una donna che sogna di diventare poliziotta in barba alle regole del suo tempo, e Jean Reno (sì, proprio lui), il celebre attore francese, il fedele maggiordomo di famiglia Hector, nelle vesti di un insolito Watson, pronto ad affiancare l’investigatrice contro corrente con le sue sempre azzeccate osservazioni.
Casa di produzione e showrunner (Teresa Fernandez-Valdes) sono gli stessi di Velvet, Le ragazze del centralino e Grand Hotel. Il titolo originale è “Un asunto priovado” e a pensarci bene è un po’ come un Cluedo formato tv.
In città c’è un serial killer che uccide prostitute e Marina, che non è riuscita a salvare una delle vittime ma ha assistito all’assassinio, si è messa in testa di catturarlo. Con il prezioso aiuto di Hector, naturalmente, che la conosce da quando è bambina. Marina è benestante e fin da piccola è cresciuta con la mentalità del detective, del resto suo padre era un poliziotto e uno dei loro giochi preferiti era proprio quello di risolvere i casi di omicidio.
Di fronte al cadavere di una giovane prostituta uccisa, Marina, con il suo fare ribelle e indipendente, non può che indagare, anche per dimostrare il proprio valore in una società in cui gli uomini comandano. Con buona pace della madre, che la vorrebbe vedere sposata con figli.
Marina ed Hector, in un divertente concatenarsi di avventure, riescono sempre ad anticipare le mosse della polizia e fin da subito trovano un’interessante traccia da seguire. E guai se non ci fosse Hector, a salvare l’audace Marina dai pericoli.
Una strana coppia, insomma, spiritosa e anche tenera. Il racconto procede velocemente con un buon ritmo, sembra cavalcare la corsa della protagonista verso la libertà. Inoltre, la scelta degli ambienti, dei costumi e della fotografia rende “Un affare privato” visivamente ricco.
Per chi ama seguire le serie tv in lingua originale, una chicca: Jean Reno sfodera un perfetto spagnolo, la lingua delle sue origini, ovvero dei suoi nonni.
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