Un ballo scatenato sulle note di Cole Porter

La compagnia di Abbati porta in scena il “Can Can” che ha sbancato Broadway

Divertimento ed emozioni, echi cinematografici e di Broadway sono gli ingredienti di Can Can, il musical costruito sulle famosissime musiche di Cole Porter, in scena domani sera al teatro alle Vigne per il debutto della stagione di operetta, curata dall’associazione Amici della Lirica. La prima versione italiana del celebre musical si deve a Corrado Abbati, che è responsabile dell’adattamento e della regia di questo classico, che dopo il suo debutto a Broadway nel 1953 restò in scena ininterrottamente per cinque anni. Cole Porter, uno dei più sofisticati compositori e interpreti statunitensi della musica jazz, è considerato un “padre” del musical americano, insieme a Gershwin. Il suo stile musicale elegante, sottile e arguto ha creato capolavori rimasti nella memoria di tutti gli appassionati del genere, come Night and Day, o I’ve Got You Under My Skin Quanto al musical Can Can, la sua popolarità è dovuta anche al successo del film che ne venne tratto nel 1960 con un cast d’eccezione: Frank Sinatra, Maurice Chevalier e Shirley MacLaine. La storia, come in ogni operetta che si rispetti, è ricca di peripezie e colpi di scena, ha un andamento movimentato e un’ambientazione che consente di esibire costumi fantasiosi, scene sontuose e numeri coreografici spettacolari.

Siamo a Parigi, in piena Belle Epoque. Una sala da ballo di Montmartre, chiamata Bal du Paradis, rischia la chiusura, perché un giovane e inflessibile giudice ha deciso di far cessare la scandalosa esibizione del corpo di ballo del locale nel peccaminoso can-can. Il giudice manda la polizia per arrestare proprietaria e ballerini, ma quando decide di andare lui stesso nel locale per constatare di persona il “reato”, finisce per innamorarsi della bella proprietaria. Combattuto fra gli scrupoli professionali e l’amore per la bella Môme Pistache, viene risucchiato in un vortice di esilaranti equivoci sempre più ingarbugliati che coinvolgono una serie di pittoreschi personaggi e che mettono a repentaglio la sua reputazione, fino alla conclusione immancabilmente lieta: l’amore trionfa, e trionfa anche il ritmo indiavolato del can-can. Il tono leggero e il puro divertimento sono il motore di questa edizione portata in scena dalla compagnia di Corrado Abbati, in cui, rispetto al film, viene pienamente recuperata la prevalenza dell’elemento musicale, che crea allegria con il suo ritmo trascinante ed energico e con le note di canzoni popolarissime, come il celebre duetto C’est magnifique, che affianca il giudice Aristide Forestier e la incantevole Mome Pistache, e il brano corale I love Paris, accompagnato da una vivacissima coreografia d’insieme creata da Giada Bardelli; le scene di Stefano Maccarini e i costumi di Artemio Cabassi completano l’allestimento, mentre la direzione musicale è affidata a Marco Fiorini.

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Can Can

Regia e adattamento di Corrado Abbati. Al teatro alle Vigne, venerdì ore 21, per la stagione degli Amici della lirica

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