Un’opera della Cosway per la grande mostra dedicata a Rubens a Mantova
Un disegno che appartiene alla Fondazione lodigiana “in prestito” a palazzo Ducale
Si è aperta sabato a Mantova la mostra Rubens a palazzo Ducale. L’appartamento di Vincenzo I Gonzaga e la pala della Santissima Trinità (fino al 7 gennaio 2024), quale focus sul capolavoro mantovano La Famiglia Gonzaga in adorazione della Trinità (1605), curata da Stefano L’Occaso, direttore di palazzo Ducale. Per l’occasione il museo mantovano presenterà al pubblico un disegno di proprietà della Fondazione Cosway di Lodi. Si tratta di un piccolo disegno eseguito nel 1791 circa da Maria Hadfield Cosway, che raffigura la parte centrale della pala di Rubens prima del suo smembramento. È una testimonianza preziosissima perché il disegno è l’unica memoria esistente che ad oggi si conserva.
Il curatore Stefano L’Occaso così descrizione del dipinto di Peter Paul Rubens. «L’opera fu fortemente voluta dai Gonzaga e faceva parte di un trittico di dipinti eseguiti per la chiesa della Santissima Trinità. Al tempo delle soppressioni ecclesiastiche in epoca napoleonica, due delle tre tele furono subito rimosse. Nel 1797 i francesi, appena entrati in città, portarono via la Trasfigurazione e nel 1801, dopo la parentesi di dominio austriaco (1799-1801), la città fu nuovamente occupata dalle truppe napoleoniche e il Battesimo di Cristo fu rubato “da un laureato francese”. La pala centrale rimase dunque a Mantova, nonostante un tentativo di furto e il taglio in due larghe fasce orizzontali, salvate insieme ad alcuni frammenti. Il dipinto è una grande celebrazione dinastica della famiglia Gonzaga≫. La mostra sarà l’occasione per ammirare il nuovo allestimento dell’intero Appartamento Ducale, voluto da Vincenzo I e realizzato dall’allora prefetto delle fabbriche gonzaghesche Antonio Maria Viani. ≪Qui sono esposte opere della collezione permanente del museo che spaziano dal tardo Cinquecento al Seicento inoltrato: gli ambienti saranno valorizzati da un nuovo allestimento museografico e illuminotecnico. Punto focale di questo rinnovato percorso sarà la Sala degli Arcieri, dove è esposta la Pala della Santissima Trinità, la cui vicenda verrà raccontata attraverso immagini ad alta definizione degli elementi che costituivano il trittico e attraverso la presentazione del disegno di Maria Hadfield Cosway, preziosa testimonianza della tela centrale prima del suo smembramento.
«Questo prestito pone in primo piano, ancora una volta, l’importanza del patrimonio artistico della Fondazione Cosway e la sua rilevanza in ambito nazionale ed internazionale - spiega Francesco Chiodaroli, presidente della Fondazione Cosway -. Questo è dimostrato sia dall’interesse che studiosi da tutto il mondo prestano alle nostre collezioni, continuamente oggetto di studi e pubblicazioni, ma anche dalle richieste di prestito che arrivano dall’Italia e dall’estero da parte di importantissime realtà culturali, come la Galleria degli Uffizi o, più recentemente, dal Musée Pascal Paoli in Corsica».
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