Cultura
Giovedì 05 Settembre 2024
VENEZIA 81 Joker, una “follia a due” con lo scarnificato Phoenix e Lady Gaga superstar
In Concorso alla Mostra del cinema il film di Todd Phillips con l’antieroe che canta e si muove come in un musical
«Devi fare la faccia felice oggi». Dopo aver ribaltato il cine-comic Todd Phillips cambia ancora le carte in tavola e trasforma di nuovo il suo Joker che stavolta canta e si muove come in un musical. “Joker: folie à deux” riporta in vita il “villain” che sin dal principio, nelle sue mani, aveva perso ogni contatto con il “pipistrello supereroe” della saga DC e inventa un seguito spostando ancora un po’ più in là l’asticella e il discorso sul doppio. Arthur Fleck e il Joker, il fumetto e il cinema, la realtà e la finzione: cinque anni dopo quel primo film che qui a Venezia aveva vinto il Leone d’oro (e poi due Oscar) il regista rimette addosso a Joaquin Phoenix la maschera con il sorriso del suo tragico antieroe e si inventa un musical a due (appunto) inserendo il personaggio di Harleen Quinzel (interpretato da Lady Gaga), non ancora trasformata in Harley Quinn.
Il film in Concorso a Venezia 81 lavora per sottrazione e se possibile si allontana ancora di più dal comic, diviso com’è tra la prigione di Arkham in cui Athur sta scontando la pena dopo l’arresto e il tribunale di Gotham City (ma potrebbe essere New York…) in cui si celebra il processo contro di lui. I pazzi sono “i santi” che cantano in cella, il palcoscenico e la realtà si confondono come canta Fred Astaire, Edipo Re e Batman danzano insieme seguendo il filo dei brani cantati che non sono - ovviamente - solo un accompagnamento ma il tessuto narrativo vero e proprio. Ci si può chiedere se ci fosse materiale per scavare ancora nel personaggio, nella storia, per legittimare questo seguito, bisogna però dire che “Joker: folie à deux” è girato magnificamente e costruito altrettanto bene, pur contando solo sulla presenza scenica dei suoi due protagonisti. Per Joaquin Phoenix - più scarnificato e dolente che mai - si tratta di una conferma, per Lady Gaga (sbarcata al lido ieri come la diva più attesa in assoluto di questa edizione) di una bella prova, in cui voce e personalità si sorreggono a vicenda.
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