Virginia Veronesi torna e inizia un nuovo viaggio

“Dove non manca niente” è il nuovo singolo della cantante lodigiana dopo tre anni di silenzio

Un brano che mischia pop raffinato ed echi cantautoriali. «È il primo progetto in cui sono convinta di avere fatto un passo in avanti. Ho trovato una piccola, grande squadra che mi sta aiutando: sono all’inizio di un nuovo viaggio, mi sento più coraggiosa». Virginia Veronesi torna sulle scene musicali dopo tre anni con il singolo “Dove non manca niente”, in rotazione radiofonica e disponibile in streaming su tutte le piattaforme digitali. L’artista lodigiana, balzata agli onori delle cronache nel 2014 grazie all’interpretazione del brano “Try” di Pink come testimonial per lo spot promozionale di X-Factor, ha intrapreso un percorso che l’ha portata a collaborare con la cantautrice veronese (quando si dice il destino…) Veronica Marchi, coautrice della nuova canzone e “spalla” per un progetto di più ampio respiro. «Per la prima volta ho scritto un brano a quattro mani – racconta Virginia Veronesi -. Seguivo Veronica sui social, ci siamo incontrate ed è iniziata questa bellissima collaborazione. La canzone è nata nei primi mesi del 2020, quando eravamo completamente ignare di ciò che sarebbe successo. Inconsapevolmente sono bastate poche settimane per rendersi conto che qualcosa stava cambiando nei nostri pensieri. Io e Veronica ci siamo trovate a vivere quel periodo come una brusca battuta d’arresto, come se il mondo avesse iniziato a girare al contrario, tutti con lo stesso passo, tutti vicini nonostante tutto. Sono molto affezionata a questo brano perché è stato per me un viaggio creativo molto diverso da come scrivo di solito. È un percorso fatto a quattro mani, dove ogni parola e ogni nota è nata insieme». Pubblicato dall’etichetta Grey Light Records di Milano con la produzione di Max Elli, “Dove non manca niente” è un pezzo ritmico e incalzante: le strofe, più liquide, permettono di immergersi nelle pieghe delle parole e in quel luogo dove non basta nient’altro che l’amore. Il significato del testo è stratificato e può essere letto in diversi modi, ma ciò che emerge in modo inconfondibile è la condizione comune degli esseri umani, la fragilità e la ricerca spasmodica che a volte fanno perdere le tracce di ciò che ha davvero valore: riconoscersi per non sentirsi soli. «Nell’attuale panorama italiano la canzone viene considerata “indie” – continua la cantautrice lodigiana, tra i finalisti, nel 2017, del prestigioso concorso nazionale “Musicultura” con la canzone “Rasserenami” -. Ma io vorrei provare a seguire una strada diversa: la mia ricerca si spinge verso un genere più strettamente cantautoriale, più profondo, senza comunque abbandonare le sfumature pop». Sbocciata all’Accademia Gaffurio di Lodi, protagonista di diversi musical (è diplomata all’Accademia di Musical MTS di Milano) e volto di alcuni spot pubblicitari, Virgnia Veronesi è da anni concentrata sul suo percorso musicale. Il prossimo obiettivo è pubblicare un nuovo album che dia seguito a “Sine Cera, puro come il miele senza cera”, l’ep uscito nel 2018. «Nel cassetto ci sono altri brani: nei prossimi mesi faremo uscire altri singoli, con l’idea poi di raccoglierli in un progetto strutturato».

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