La finta notizia del parco per i conigli di Lodi

Lodi

A metà settimana sulla pagina Facebook “Quel che non sapevi”, che conta 1,2 milioni di follower, è stata pubblicata la seguente notizia (se così la vogliamo definire): «A Lodi hanno creato un parco di 600 mq solo per conigli domestici, con tunnel, collinette e recinzioni antiscavo in grado di farli scavare e correre in sicurezza». Il tutto corredato da un’immagine, realizzata molto probabilmente con l’intelligenza artificiale, e dal seguente commento: «Nel silenzio dei parchi cittadini, corrono i conigli. A Lodi, una città del Nord Italia, è stato inaugurato uno dei primi Rabbit Park urbani...». In sintesi, dopo le aree cani, le aree di sgambatura per i conigli.

Notizia bizzarra, se non fosse che è totalmente falsa,

tanto che giovedì pomeriggio il Comune di Lodi si è preso la briga di smentirla ufficialmente. E da quanto mi risulta, è la prima volta nella storia, o quantomeno una delle primissime volte, che Palazzo Broletto è costretto a intervenire per smentire una notizia (ribadisco, chiamiamola così per comodità, pur non essendo tale) pubblicata su Facebbok. A ben guardare, a smentire questa fandonia, ci hanno pensato anche molti cittadini che seguono questa pagina, alcuni dei quali sono persone conosciute a Lodi, che hanno scritto nei commenti come la notizia sia falsa, una “fake” per usare un termine oggi tanto in voga.

Eppure, per quanti non ci sono cascati, perché sono di Lodi e conoscono un minimo la vita della città, ci saranno stati migliaia, se non milioni di italiani visto il seguito della pagina Facebook in questione che hanno preso per buono quanto hanno letto, pensando che “Quel che non sapevi” si fosse presa la briga di verificare se effettivamente a Lodi fosse stato inaugurato un parco per conigli. E qualcuno avrà pure pensato: che bravo sindaco, così attento agli animali...!

L’episodio in sè potrebbe anche suscitare qualche sorriso, ma se ci fermiamo un istante a ragionare, è sintomo di un serio problema per la nostra democrazia. Perché oggi parliamo di un parco per la sgambatura dei consigli domestici, domani potremmo trovarci tra le mani un post sulle dimissioni di un sindaco, sull’arresto di un politico, sulla morte di un personaggio pubblico, sulle dichiarazioni di un amministratore comunale che dice che il suo avversario politico è un ladro, ha rubato, è un corrotto... e possiamo anche pensare di peggio perché la fantasia umana - e oggi pure quella artificiale - corre velocissima.

Non sono convinto che tutti coloro che frequentano i social, in questo caso Facebook, siano in grado di comprendere se la fonte sia una testata giornalistica che verifica le notizie prima di diffonderle (e questa operazione ha un costo, perché bisogna pagare qualcuno che lo faccia...) oppure una pagina creata con l’intelligenza artificiale.

E dunque, se manca la capacità di distinguere le fonti da cui arrivano le notizie rischiamo di far passare nell’opinione pubblica messaggi falsi, distorti, manipolatori e dunque di orientarla. Pensiamoci bene, perché oggi quanto accaduto fa sorridere, domani potrebbe farci piangere...

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