Editoriali / SudMilano
Lunedì 15 Luglio 2024
Sudmilano, serve maggior impegno per i giovani. Intanto preoccupa la “sforbiciata” ai Comuni
Il commento di Marco Ostoni
Mentre l’estate non fa notizia, una volta tanto, per il solleone - i primi giorni davvero caldi sono arrivati da meno di una settimana anche nel Sudmilano - a tenere banco sulle pagine dei quotidiani locali sono soprattutto gli episodi di cronaca nera, a partire da vandalismi e furti, ma con la consueta “piega” estiva degli schiamazzi notturni e del disturbo alla quiete pubblica.
Un fenomeno, questo, annoso, e che si ripropone immancabile alla chiusura delle scuole, davanti alla carenza di spazi aggregativi adeguati per i giovani di molti centri del territorio, i quali non trovano di meglio che riunirsi in piazze e altri luoghi pubblici, per trascorrere le loro serate, spesso assai lunghe e rumorose, disturbando così il sonno dei residenti. Risposte adeguate al fenomeno è evidentemente difficile fornirle e non è certo la sola repressione, oltretutto condotta da forze dell’ordine a ranghi ridotti, a poter avere efficacia. Occorrerebbe piuttosto un’azione di medio-lungo termine da parte delle amministrazioni locali volta a individuare possibili luoghi e proposte idonei a convogliare il desiderio di stare insieme di giovani e giovanissimi.
I soli calendari di eventi estivi che qua e là le amministrazioni più accorte realizzano (penso all’Estate sandonatese, per esempio, ma anche alle iniziative promosse a San Giuliano e Melegnano) non sono evidentemente sufficienti, anche perché faticano a raggiungere la popolazione giovanile e a intercettare le sue istanze oltre che i suoi modelli di intrattenimento. In tal senso occorrerebbe lavorare di più con i giovani stessi nella programmazione degli eventi durante il corso dell’anno e sarebbe auspicabile individuare anche i luoghi per svolgerli e programmarli, luoghi che vengano sentiti come propri e utilizzati non solo d’estate ma durante tutto il corso dell’anno. Certo, per realizzare tutto ciò occorrono anche risorse adeguate e purtroppo in tale ambito “il piatto piange” e la situazione non sembra destinata a migliorare se è vero quanto paventato da Sinistra Italiana nei giorni scorsi e rimarcato da diversi sindaci sudmilanesi circa i tagli in arrivo nella spesa destinata agli Enti Locali da parte del governo.
Si parla di cifre importanti - diversi milioni di euro - per il quinquennio entrante, che andranno a pesare oltre che su tale voce, anche sugli investimenti globali nel sociale, finendo per impattare soprattutto sulle categorie più deboli. Il “vizio” di effettuare risparmi a livello periferico, invece che di agire sugli sprechi che riguardano l’amministrazione centrale dello Stato, è ormai atavico nel nostro Paese e non ha colore politico, ma esprime una cecità di fondo e una logica distorta circa le conseguenze di lungo periodo di questo genere di scelte.
Bene hanno fatto, dunque, a farsi sentire i primi cittadini della nostra zona, anche al di là delle rispettive appartenenze politiche; la levata di scudi, tuttavia, rischia di restare poco più che dimostrativa se non verrà affiancata da un’azione di sostegno più vasta da parte dei rappresentanti nazionali del Sudmilano. C’è da augurarsi, pertanto, che la sfida venga tosto raccolta.
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