Come costruire un aquilone semplice
Una guida abbastanza semplice
Cominciamo rispondendo subito alla vostra prima obiezione: certo, gli aquiloni li vendono già fatti, non c’è bisogno di costruirlo da soli, rischiando che non voli. Certo, ma sappiamo benissimo che tante volte la cosa più divertente è proprio quella di costruire, perché ci aiuta a capire bene come funzionano le cose.
Poi, mettete in conto che gli aquiloni sono oggetti che, per la loro natura leggera e soggetta alle bizze del vento, tendono a rompersi molto facilmente (vi ricordate l’aquilone di Charlie Brown? Finiva sempre su un albero che se lo mangiava). Se sapete costruirlo, sapete anche ripararlo.
MATERIALI
Partiamo dai materiali che devi avere a disposizione.Due bastoncini: se non li trovi in casa, due bastoncini leggeri, puoi pure andarli a cercare: nel parco più vicino a casa ci sono sicuramente due rametti che fanno al caso tuo, ma devono essere flessibili e resistenti!La tela: immagina una vela, però leggera. La cosa che ci viene in mente, la più simile e a portata di mano, è un sacchetto di quelli grossi dell’immondizia. Magari, non usare quelli neri, ce ne sono di giallini o rosini trasparenti che faranno un effetto molto più splendente nel cielo. Perché l’obiettivo, non dimentichiamolo, è andare su nel cielo con il nostro aquilone.Ora, l’ultimo elemento necessario è un filo: perché quando sarà su tra le nuvole, non dobbiamo perderlo. Un filo da pesca di quelli di nylon sarà perfetto, mentre lo spago non so, non ci ho mai provato, ma a occhio sembra un po’ pesantino. Però tentar non nuoce, se l’avete già in casa provate.
Dopodiché, ovvio, vi servono tutti gli “attrezzi del mestiere”: nastro adesivo e forbici.
COME FARE
Inizia creando lo scheletro dell’aquilone: i due bastoncini, uno lungo e uno corto, vanno uniti a croce, e per farlo è sufficiente usare il nastro adesivo: mi raccomando, non usatene troppo, solo quello che serve. Il nostro nemico è il peso, soprattutto dalle nostre parti, dove il vento non è tanto forte.
Ora apriamo il nostro sacchetto dell’immondizia e ci verrà un grande rettangolo, mentre a noi servirebbe un diamante, che possiamo anche chiamare rombo, e che ha la forma di questo qui in foto e la grandezza un po’ più grande della nostra croce fatta di bastoncini. Tagliamolo a misura con le forbici.
Mettiamo la carta, bella tesa, sopra alla croce, e usiamo ancora un po’ di scotch per metterle insieme, quindi è il momento di assicurare tutto al filo da pesca, come vi mostra il disegno qui sotto. Mi rendo conto che forse i nodi non sono la vostra specialità, ma potete farvi aiutare da qualcuno se vi va, vedrete che insieme vi riuscirà meglio tutta la faccenda e, se non vi riuscirà, potrete riderci sopra insieme.
Io di solito metto, all’altro capo del filo, qualcosa che mi aiuti a tenerlo in mano senza che mi scivoli via: gli aquiloni hanno il brutto vizio di scappare, come Ziggy quando vede un bel prato in cui correre.
Infine, per farlo volare più dritto, è possibile attaccare delle strisce di carta, di stoffa, di sacchetto dell’immondizia, alla fine dell’aquilone: vedrete che starà più dritto.
IL VOLO
Ora è il momento di uscire a farlo volare. Ovviamente, l’aquilone non ha il motore, quindi bisogna scegliere un giorno ventoso. Serve il vento, e serve anche un amico o un’amica, o un fratello o una sorella, un genitore o qualcuno insomma con cui giocare. Perché quando tu correrai con un capo del filo in mano, un’altra persona dovrà tenerti l’aquilone sollevato in modo che prenda il vento e si lanci finalmente nel cielo. Insomma, anche per farlo volare, è bello essere in compagnia: ci si diverte di più.
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