GUERRA IN UCRAINA Paura nella notte per l’attacco russo a una grande centrale atomica
La sicurezza sarebbe stata ripristinata dopo il bombardamento, Zelensky: «La Russia ricorre al terrore nucleare»
ATTACCO ALLA CENTRALE ATOMICA Un attacco russo nella notte causa un incendio al grande impianto ucraino di Zaporizhazhia. La sicurezza della centrale è stata poi ripristinata e le autorità assicurano che non c’è stato innalzamento di radiazioni. Zelensky: “La Russia ricorre al terrore nucleare”. “Il direttore della centrale ha assicurato che la sicurezza nucleare è ora garantita”, ha scritto su Facebook Oleksander Starukh, capo dell’amministrazione militare della regione di Zaporizhazhia.
INTESA SUI CORRIDOI UMANITARI Ieri pomeriggio autorità ucraine e russe si sono sedute intorno a un tavolo a Brest in Bielorussia per un secondo giro di trattative. All’ordine del giorno l’immediato cessate il fuoco e la creazione di corridoi umanitari per permettere ai civili di lasciare il Paese in sicurezza; l’intesa è stata raggiunta, ma si va verso un terzo giro di colloqui. Nonostante questo, l’intelligence Usa ha riferito che Mosca sarebbe pronta a invadere Odessa, sul Mar Nero con navi da guerra al largo della Crimea. Da mercoledì invece la città di Kherkov è caduta nelle mani dei russi. Nel frattempo gli scontri continuano: pare siano state colpite alcune scuole, mentre le forze russe si starebbero avvicinando a due centrali nucleari chiave nel sud dell’Ucraina, secondo quanto riferito dal capo ad interim della compagnia nucleare statale ucraina Energoatom, Petro Kotin. Il governatore della regione ucraina di Chernihiv, a nord di Kiev, ha denunciato che un attacco aereo russo ieri ha colpito due scuole ed edifici privati. Almeno 33 persone sono rimaste uccise, i feriti sono quattro. Il Kyiv Independent riferisce che c’erano solo scuole, asili nido e un ospedale nella zona. Dopo il colloquio telefonico con Vladimir Putin, il presidente francese Emmanuel Macron ha detto che il presidente russo gli ha comunicato che «c’è la grandissima determinazione» a continuare la sua offensiva, il cui scopo è «prendere il controllo dell’intero Paese». Per Macron, dunque, il peggio deve ancora arrivare. Il presidente ucraino Zelensky vuole parlare direttamente con Putin, giudicando un confronto con il presidente russo come «l’unico modo per fermare la guerra». «Per noi è importante introdurre una no-fly zone» in Ucraina, ha aggiunto. La Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, ha invece chiesto il dislocamento di una missione di Peace-keeping sul territorio del Paese e ha lanciato un appello alle Nazioni Unite per una mediazione che fermi la guerra. Infine, riferisce il Viminale, dall’inizio del conflitto sono entrati in Italia 6.608 ucraini. Moltissime città italiane si sono già attrezzate per l’accoglienza e l’invio di aiuti umanitari nel Paese in guerra.
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