GUERRA IN UCRAINA Un grido silenzioso per la pace ha illuminato la notte lodigiana GUARDA IL VIDEO

Sabato sera centinaia di persone hanno riempito piazza della Vittoria a Lodi

Un grido silenzioso per la pace: lumini, musiche e letture sabato sera hanno coinvolto centinaia di cittadini che si sono riversati nel centro storico di Lodi. Una manifestazione organizzata dalla Consulta delle aggregazioni laicali per dire “Sì alla pace” presieduta dal presidente del Movimento ecclesiale d’impegno culturale Luigi Galmozzi: «In sintonia con le Chiese d’Oriente e d’Occidente anche noi condanniamo questo immotivato attacco della Russia nei confronti dell’Ucraina - riferisce - così come la violazione dei diritti umani e la brutale violenza contro il genere umano».

Un appello condiviso da tantissime realtà diocesane del Lodigiano presenti nel cuore di Lodi, di fronte alla cattedrale, con un messaggio arrivato direttamente dal vescovo Maurizio: impegnato a Firenze al convegno “Frontiere di pace”, monsignor Malvestiti ha condiviso la sua approvazione all’iniziativa: «Dall’incontro dedicato al Mediterraneo, mi unisco al vostro grido davanti alla cattedrale, per urlare con la forza del silenzio affinchè il Mediterraneo sia un mare di vita e non di morte. Siamo vicini all’Ucraina - prosegue -, vittima di un’aggressione che sconcerta l’intera famiglia umana. Le lacrime degli ucraini sono le nostre lacrime, uniamoci al cammino sulla via della pace». E dall’enciclica Fratelli tutti, le parole del presidente del Meic Galmozzi hanno recitato: «La società sempre più globalizzata ci rende vicini, ma non ci rende fratelli. Siamo più soli che mai in questo mondo massificato che privilegia gli interessi individuali e indebolisce la dimensione comunitaria dell’esistenza». Poi, con un elenco infinito, la sua voce ha elencato i nomi dei trenta paesi attualmente in guerra nel mondo, in ordine alfabetico dall’Afghanistan allo Yemen per ricordare la necessità di una pace da ricostruire a livello globale per il bene dell’intera umanità.

«Un momento di grande raccoglimento e preghiera - riferisce la presidente dell’Azione cattolica Raffaella Rozzi - che ha unito diverse sensibilità: persone di tutte le età unite in piazza per ricominciare a costruire la pace partendo dalla nostra vita di tutti i giorni».

Intorno alla bandiera della pace e alla luce calda dei lumini, erano presenti anche il presidente della Cdal Antonio Colombi, il vicario generale don Bassiano Uggè, il presidente della Caritas Lodigiana Carlo Bosatra, ma anche una rappresentanza dell’amministrazione comunale con il sindaco Sara Casanova: «Condanniamo fermamente tutte le guerre - riferisce il primo cittadino - e, in segno di vicinanza al popolo ucraino, abbiamo illuminato palazzo Broletto con i colori dell’Ucraina, esponendo la bandiera della pace».

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