
Peviani, «io e le mie storie da pendolare, sul Paginon de Pasqua» VIDEO
IN EDICOLA IL 15 APRILE A colloquio con una delle firme del nostro inserto di cultura e varia umanità: «Leggo Tondelli e amo il rock»
Lodi
Andrea Peviani, una delle penne del prossimo numero del nostro inserito di cultura e varia umanità «el Paginon», si presenta ai nostri lettori.
L’intervista ad Andrea Peviani, una delle firme del Paginon. Video di Federico Gaudenzi
«Ai tempi del liceo classico ero uno dei giovanissimi della redazione del “Cittadino” degli anni 80 - racconta -. Mi occupavo soprattutto di musica rock, poi ho interrotto la collaborazione e ho iniziato a collaborare con Radio Lodi, un’avventura continuata fino agli anni 2000»
A contattarlo per la collaborazione al «Paginon», invece, è stata un’altra delle firme dell’inserto. «Paolo Daccò - spiega Peviani -leggendo le mie storie su Facebook ha pensato di propormi ad Andrea Maietti. Ho aderito volentieri perché scrivere è un piacere e poi si tratta di dare una forma più leggibile a vicende che riguardano la storia di tutti: mi occupo, infatti, del racconto periodico delle disavventure da pendolare. Chi vive la vita tra Lodi e Milano sa bene di cosa sto parlando. In questi ultimi due anni poi c’è il cantiere infinito che sta massacrando la pazienza delle persone e non solo quella dei pendolari. Nascono delle idee che si possono sfogare negativamente lamentandosi, oppure facendo dell’ironia e ridendoci sopra».
«Anche nel prossimo numero in edicola il 15 aprile - continua - ho fatto qualche esempio di disavventure legate al cantiere: pensieri folli che vengono quando ti trovi a subire le conseguenze dei disagi. Spero che faccia sorridere anche chi non fa la vita da pendolare».
Peviani è un gran lettore, spazia da Calvino a Tondelli e Mattia Torre, per stare in ambito italiano, e ha sempre avuto la passione per la scrittura.
«Quando ho smesso di fare la radio - spiega - e sono nati i blog su internet, ne ho fatto uno musicale che ho tenuto in vita per un po’. È stato un piacere ora tornare sul “Cittadino”, all’interno del “Paginon”, con un gruppo di amici».
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