Una coltre verde che copre tutto: lungo l’Adda regna la zucca matta
NATURA A Lodi tra la piarda Ferrari e il Belgiardino c’è uno “spettacolo” pericoloso però per le altre piante
Una coltre verde che copre prati, cespugli e piante, come una sorta di lenzuolo vivo. Che crea un effetto scenico davvero particolare, ma che rischia di soffocare la vegetazione della zona. È comunque di sicuro uno spettacolo quello di cui si può godere in queste settimane passeggiando a Lodi tra la piarda Ferrari e il parco del Belgiardino. L’artista che lo sta creando è la sicyos angulatus, pianta originaria del Nord America, da noi meglio nota come zucca matta. In questo periodo dell’anno vive il suo momento di maggiore espansione: fiorisce infatti tra la fine dell’estate e la prima metà dell’autunno ed è capace di allungarsi anche di un metro alla settimana.
Sull’argine, tra la strada sterrata e l’Adda, in questi giorni ci sono campi completamente ricoperti, ma anche tanti alberi sono avvolti dalle sue lunghissime liane. Più avanti, dopo la seconda stanga, qualche pianta sta cercando addirittura di scavalcare il muretto per “attaccare” il marciapiede. In realtà il fenomeno non è nuovo dalle nostre parti, perché la zucca matta cresce in terreni fertili e molto umidi e si alimenta dai fiumi e dalle rogge, ma la coltre verde di questo autunno 2024 è davvero imponente. Sul lungo Adda i suoi fusti lianosi, che mediamente sono lunghi tra i 2 e i 3 metri, quest’anno hanno evidentemente trovato condizioni ottimali e hanno raggiunto dimensioni che le consentono di coprire anche alberi alti più del doppio.
Ma dietro la bellezza del paesaggio c’è un pericolo. La sicyos angulatu è ovviamente un’infestante, molto invasiva, che ai sensi della legge regionale 10/2008 è addirittura inserita nella lista nera delle specie vegetali oggetto di monitoraggio: le sue coperture dense e molto estese impediscono infatti la crescita delle altre piante, che non ricevono più né la luce del sole né il nutrimento dalle radici.
In teoria la zucca matta dovrebbe essere eradicata o quanto meno tenuta sotto controllo, anche perché se è vero che fra qualche settimana perderà “forza”, è altrettanto vero che ripartirà la prossima primavera con le germinazione dei semi favorita dalle piogge.
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