
Green / Basso Lodigiano
Mercoledì 14 Maggio 2025
Villa Polenghi a Codogno: l’antico parco si scopre pieno di tesori dimenticati
RECUPERO Sopralluogo della giunta Passerini, il gioiello verde ora oggetto di una riqualificazione era in stato di abbandono da 50 anni
Si sente il tipico profumo del parco di Villa Polenghi, le scuderie ristrutturate sono state dipinte e i vialetti originali stanno riemergendo. Ieri mattina, con una certa emozione, l’amministrazione comunale di Codogno ha effettuato un sopralluogo nel polmone verde a lungo abbandonato e acquistato dal Comune circa quattro anni fa, ora oggetto di una riqualificazione da circa 350mila euro. «Scavando sono riemersi i vialetti, che sono conservati benissimo - ha spiegato Agostino Zanotti dell’impresa subaffidataria -. Metteremo ghiaietto per renderli calpestabili. Stiamo cercando di riportare il parco come era prima». Nei tanti anni di abbandono la vegetazione si è espansa e in alcuni casi la volontà è di mantenere questo cambiamento, anche a testimonianza della storia. E mantenuto sarà anche il particolare sistema di scorrimento delle acque, che mantiene il verde senza bisogno di irrigazione. A impressionare il grande strato che aveva ricoperto tutto ciò che sta tornando alla luce, dopo l’abbandono negli anni ’70.
«Siamo molto contenti di questo recupero, per alcuni aspetti inaspettato - ha detto il sindaco Francesco Passerini -. Recuperiamo un polmone verde, un gioiello che restituiamo alla comunità, unico e inimitabile». Il parco vanta piante da tutto il mondo, che raccontano della passione per la botanica di Luigi Polenghi a cui saranno aggiunte essenze autoctone di piccole dimensioni, sipario verso le altre proprietà e per sottolineare alcuni punti. Tra le strutture originali da recuperare un lampione e due panchine nel tipico conglomerato di cemento e sassi di fiume, una delle quali incorporata nella struttura del canneto, anch’esso dello stesso materiale. Da recuperare anche le due fontane, una delle quali sarà rimessa in funzione. Andrà poi creato un nuovo vialetto da raccordare con quello esistente adattandosi all’attuale area del parco. Nell’ottica di mantenere il vissuto, anche la terra rimossa da alcune aree sarà reimpiegata. A conclusione dei lavori guidati dagli architetti Stefano Zanni e Chiara Sangermani sarà una targa a raccontare i lavori di restauro. Il prossimo aggiornamento a luglio.
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