In due entrano in una chiesa in Normandia e sgozzano il prete

Il terrore jihadista fa il suo ingresso per la prima volta in una chiesa europea. Due terroristi, che hanno detto di «agire in nome dell’Isis», hanno preso cinque persone in ostaggio nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, una piccola località vicino Rouen, nel cuore della Normandia. Un sacerdote è stato sgozzato; tre altre persone sono rimaste ferite e una di loro, una suora che ha rischiaro anche lei di essere decapitata e ora versa tra la vita e la morte. La polizia ha ucciso i due assalitori che, secondo alcune fonti urlavano «Allah Akbar» e «Daesh», l’acronimo in arabo per il ‘califfato’, durante l’attacco.

I due hanno fatto irruzione nel luogo di culto, intorno alle dieci, durante la Messa mattutina: sono entrati dalla porta posteriore, mentre in chiesa c’erano, oltre al sacerdote, due religiose e due fedeli. Le forze dell’ordine sono intervenute rapidamente, chiamate da una suora, riuscita a scappare, e hanno circondato il quartiere. Intorno alle 11, il sequestro era terminato: le ‘teste di cuoio’ di Bri e gli uomini del Raid erano sul posto. Sono stati gli uomini della Bri di Rouen che hanno neutralizzato i due assalitori, quando i due, coltelli alla mano, sono apparsi sul sagrato. Il sacerdote ucciso si chiamava Jacques Hamel, aveva 86 anni, ed era stato ordinato sacerdote nel 1958. Oltre ad aver invocato il nome di ‘Daesh’ non appena entrati in chiesa, i due killer, una volta usciti sulla piazza antistante hanno urlato «Allah Akbar» prima di essere eliminati dalla polizia. Secondo l’emittente M6, uno dei due aggressori era conosciuto alla polizia, che lo aveva segnalato come una minaccia alla sicurezza nazionale: l’uomo era indicato come ‘S’, sigla utilizzata in Francia dalle forze dell’ordine per indicare un individuo considerato una seria minaccia alla sicurezza nazionale.

Da Saint-Etienne-du-Rouvray, dove si è recato subito dopo la notizia, Hollande ha promesso di portare avanti «la guerra contro l’Isis» con tutti i mezzi: «Siamo in guerra contro l’Isis, dobbiamo vincerla». Il premier Manuel Valls ha detto che il governo farà «blocco» di fronte a questo «attacco barbarico». E il ministro degli Esteri ha chiesto ai francesi di restare «uniti».

In partenza per Cracovia, per la Giornata Mondiale della Gioventù, il pontefice, papa Francesco, è stato informato, «partecipa al dolore e all’orrore per questa violenza assurda», ha detto padre Lombardi, e ha espresso la «condanna più radicale di ogni forma di odio». «Arriva l’abominio», ha sintetizzato l’orrore Dominique Lebrun, arcivescovo di Rouen, decidendo di rientrare subito da Cracovia per essere vicino alla comunità cattolica colpita.

A titolo precauzione gli artitificieri hanno ispezionato la chiesa alla ricerca di eventuali ordigni lasciati.

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