Dopo la settimana di passione dei pendolari, dalla Provincia di Lodi è partita una lettera all’indirizzo del Pirellone per chiedere a gran voce che Regione Lombardia verifichi ogni giorno il rispetto del contratto. «Abbiamo più volte mostrato il nostro apprezzamento per l’intensificazione del servizio avvenuta in questi anni - scrive l’assessore ai trasporti Nancy Capezzera insieme all’assessore di Casale Luca Peviani -, ma non possiamo bendarci gli occhi di fronte alla scarsa qualità del servizio, nonché ai disservizi che ultimamente si annoverano giornalmente sulle linee che attraversano il Lodigiano, tanto che gli utenti del territorio segnalano costantemente e con forza di non poter più sopportare tale situazione». La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’occupazione dei binari avvenuta martedì mattina a Casale, dettata dall’esasperazione.
L’elenco dei problemi è lungo e pure noto: sporcizia, cattivo odore, bagni in condizioni pietose, affollamento, assenza di informazioni, riscaldamento inesistente, ritardi. «La situazione dei pendolari è inaccettabile - aggiungono i due amministratori -, il loro contributo economico al servizio ferroviario è notevole e non trova corrispondenza nel servizio offerto». Eppure esiste un contratto di servizio firmato da Regione Lombardia, Trenitalia/Trenord. «Le condizioni di trasporto ci inducono a ritenere che gli standard previsti non siano rispettati».
A questo punto è stato convocato un vertice per lunedì: un appuntamento che si terrà alle 19 in via Fanfulla e che vedrà la partecipazione del presidente Pietro Foroni. «Abbiamo inviato una e-mail a tutti i Comitati del territorio e ai comuni dotati di stazioni ferroviarie - conclude la Capezzera -, l’invito è aperto a tutti e auspico la partecipazione dei viaggiatori, affinché non combattano la partita da soli. La misura ormai è colma, questo lo sa anche l’assessore regionale Raffaele Cattaneo. Qualche conquista in questi due anni è stata portata a casa, il “tavolo” con la Regione sui problemi legati alla pulizia e alla puntualità è stato sempre aperto. Oggi bisogna capire quante risorse ci sono a disposizione, alcune amministrazioni hanno spesso puntato sulla sistemazione delle stazioni ma dobbiamo portare le risorse sul restyling dei convogli. Inoltre, se un treno si presenta con 8 vagoni - puntualizza la Capezzera -, devono essere tutti aperti: i pendolari devono viaggiare con confort e in sicurezza, non è possibile che siano sempre ammassati».
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