Alle Opere Pie di Codogno, una panchina viola per i pazienti con l’Alzheimer

La donazione in casa di riposo è arrivata da un benefattore anonimo

Una panchina che non è solo un simbolo, ma anche un segno tangibile dell’attività svolta e della vicinanza a chi è colpito da demenza e Alzheimer. È stata inaugurata mercoledì 28 agosto alle Opere Pie la “panchina viola”, posizionata nel cortile principale della struttura di via Ugo Bassi: donazione fatta dall’associazione Amici della Casa di Riposo che ha ricevuto a sua volta in dono la panchina stessa da un benefattore che ha voluto mantenere l’anonimato.

«La panchina significa condivisione, vicinanza, dialogo e, a sua volta, il colore viola è mutuato da un fiore, il “non ti scordar di me”, suggestione per veicolare il messaggio dell’essere prossimi e del non dimenticare la persona con Alzheimer, proprio quella stessa che invece ha smarrito la strada dei ricordi personali e famigliari – ha spiegato Giovanni Grecchi, direttore generale delle Opere Pie -. La panchina ci rammenta che è ancora possibile un dialogo, diverso dall’ordinario, ma comunque una forma di comunicazione tra la persona con Alzheimer ed il proprio caro».

Il posizionamento della panchina viola rientra nell’ambito delle iniziative che il Comitato Bioetico presente alle Opere Pie, coordinato dal dottor Andrea Lozzi e Stefano Boggi, sta realizzando con incontri non solo in struttura ma anche in città con tema la demenza, con Codogno che è stata confermata anche per il 2024 “Comunità amica della demenza”. «Per noi di fondamentale importanza hanno i volontari dell’associazione Amici della Casa di Riposo – conclude Grecchi -. Nell’ultimo triennio c’è stato un nuovo impulso all’attività che vede i volontari occuparsi di organizzazione d’eventi, trasporto e momenti di socializzazione». «Il viola è un colore che simboleggia cura, dolcezza e condivisione, rappresenta tutte queste caratteristiche peculiari molto vicine poi alla nostra attività. La donazione è stato un gesto bellissimo e già noi come organizzazione avevamo in programma di posizionare la panchina nel cortile per dare un segno tangibile della nostra vicinanza a chi è colpito da questa malattia», ha commentato invece Rosy Rossetti, presidente degli Amici della Casa di Riposo, associazione che conta 15 volontari e che è sempre pronta ad accogliere chi vuole spendersi per il prossimo.

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