«All’ospedale di Vizzolo Predabissi manca personale e si decide di creare una nuova struttura»

La lettera di Luca De Ponti

Gentile redazione,

vi invio questo messaggio per la pubblicazione nella sezione “LETTERE&OPINIONI”.

Il 17 giugno 2024 a pag.14 avete pubblicato un articolo relativo alla situazione dell’ospedale di Vizzolo Predabissi, intitolato “Ospedali, persi 8 milioni in prestazioni: manca il personale”

Cito qualche frase: “sul fronte del personale l’Asst Melegnano Martesana è il fanalino di coda a livello regionale”. Parlando di ricoveri più prestazioni ambulatoriali: “saldo negativo stimato in oltre 8 milioni di euro rispetto al 2019: tutto questo significa un’evidente riduzione delle prestazioni a favore dei pazienti”; “all’appello mancano 112 medici, 216 infermieri e 81 operatori socio-sanitari.”

A fronte di questa situazione ormai DRAMMATICA, che richiederebbe investimenti urgenti per assumere personale, il giorno successivo (18 giugno) a pagina 19 avete pubblicato l’articolo: “Melegnano - Sono terminate le opere di disboscamento: a breve arriverà il cantiere. Via a Casa e Ospedale di comunità, poi decollerà il centro per l’autismo”; “maxi-operazione, che costerà in tutto 12 milioni di euro messi sul piatto dal Pnrr. Realizzato dall’Asst Melegnano Martesana, la conclusione dell’intervento avverrà entro il 2026”.

Quindi, a fronte di un ospedale già esistente che non ha sufficiente personale per lavorare in modo efficiente ed efficace (e per quel motivo perde 8 milioni di euro), cosa decidono di fare? Forse di investire per assumere nuovo personale?

Ma certo che no! Decidono invece di spendere milioni di euro per costruire una nuova struttura, a meno di 2km in linea d’aria dall’ospedale esistente. Ma con quale personale pensano poi di farla funzionare, visto che l’ospedale di Vizzolo è già in difficoltà, e che la nostra ASST sul fronte del personale è “fanalino di coda a livello regionale”??

I soldi del PNRR non sono soldi “caduti dal cielo”: sono soldi PUBBLICI, pagati dai contribuenti (italiani/europei), quindi dovrebbero essere spesi con la “diligenza del buon padre di famiglia”!

Sono pronto a scommettere che tra qualche anno qualcuno dirà “L’ospedale ormai è quasi pronto, però purtroppo all’improvviso ci siamo resi conto di non avere sufficiente personale per farlo funzionare: ora è urgente affidare ai PRIVATI la gestione!”.

E a quel punto si chiuderà il cerchio: costi a carico del pubblico, profitti in tasca ai privati.

PS: tra l’altro in via 8 Giugno c’è già un immobile di ASST che si sarebbe potuto ristrutturare...

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