CALCIO «Ammiro Matri e ho apprezzato la sua storia»

La lettera di Aldo Onofri

Egregio Direttore

Ho appena terminato di leggere il pezzo di Davide Bonizzi dedicato ad Alessandro Matri (molto bello) nel giornale di oggi e, non lo nascondo, mi sono emozionato.

Matri non ha mai giocato nella mia squadra del cuore (A.S. Roma), anzi ha giocato nella Lazio e, per chi conosce il calcio romano, è una cosa che per noi romanisti è una colpa e non un merito…

Ma il mio intervento è dettato dalla passione per lo sport e, specialmente nel calcio, non è molto frequente un atteggiamento così disponibile al ritorno tra i dilettanti, dopo aver vissuto nel magico mondo dei professionisti “calciofili”.

Specialmente per i motivi che l’hanno indotto a questa scelta, segno che ancora una volta ha voluto distinguersi. Non è casuale la sua “presidenza onoraria”.

Peraltro, ripeto con nessun interesse personale, ho sempre ammirato il personaggio Matri, che poi tanto personaggio non lo è mai stato, se lo paragoniamo ad altri suoi colleghi.

Persona che sui campi di calcio non si è mai distinto con azioni poco sportive, anzi il contrario. Insomma, a pelle l’ho sempre ammirato e oggi ancor di più.

Superfluo scrivere altro, il vostro collaboratore ha raccontato le sue esperienze con capacità “discorsiva” ed ha interpretato con stile ciò che voleva esprimere.

Che dire, quando “il Cittadino” racconta storie vissute di persone che “non se la tirano” personalmente provo soddisfazione. Grazie Direttore.

Aldo Onofri

Lodi

Per un cavillo burocratico Matri non potrà giocare nella squadra del suo paese. La sua rimane però una bella storia. Così come rimane valida questa lettera.

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