CASALE «Nel dibattito in corso sull’inizio delle scuole non si può trascurare il problema degli edifici»

La lettera di Maria Grazia Felice di Casalpusterlengo

Buongiorno direttore,

Da un paio di anni, prima del suono della campanella ci si ritrova con le solite discussioni, molti chiedono l’apertura della scuola per più tempo, i sindacati chiedono di slittare le aperture ad ottobre in quanto le aule sono particolarmente calde. Non si può negare che le estati continuano ad essere sempre più afose.

Ebbene si parla poco, a mio modesto parere del problema principale delle nostre scuole: gli edifici.

Le amministrazioni dovrebbero cercare di trovare risorse per riqualificare gli edifici scolastici, pensiamo a Casalpusterlengo, tutte le scuole sono dotate di sistema di riscaldamento ma non hanno dei climatizzatori.

Le scuole elementari hanno ancora bagni alla turca di difficile utilizzo per i bambini, qualche bambino trattiene i bisogni per evitare quella toilette così scomoda e poco accogliente e, contando che in molti fanno il tempo pieno, la “consuetudine” non risulta di certo salutare.

Mancano degli impianti di ventilazione meccanica, per ridurre il rischio di una trasmissione di virus, anche se non se ne parla più veniamo da due anni di pandemia che hanno danneggiato soprattutto i ragazzi e la loro educazione scolastica.

Se si investisse sugli edifici si potrebbe pensare ad organizzare iniziative estive che possano favorire l’aggregazione, l’inclusione e la socialità, utilizzando le risorse ad esempio istituite dal ministero dell’Istruzione del merito attraverso il piano estate 2023/2024, la scuola di Casalpusterlengo si è mossa solo per la prima settimana di settembre è impensabile allo stato attuale fare qualcosa in luglio.

Le estati rischiano di aumentare le differenze tra i bambini, chi può frequentare i centri estivi (che ricordiamo hanno un costo elevato) continua ad avere stimoli, mentre gli altri a causa del lavoro dei genitori spesso sono davanti ad una Tv, smartphone o tablet, e pensiamo poi che non tutti hanno la possibilità di affidarsi ai nonni.

Spero vivamente che, oltre a pensare alla movida e all’asfalto delle strade, si cominci a pensare anche alla formazione del futuro investendo più risorse.

Maria Grazia Felice

Casalpusterlengo

© RIPRODUZIONE RISERVATA