CASALPUSTERLENGO «Il degrado urbano aumenta la sensazione di insicurezza»

L’intervento di Loredana Ghilardotti, Melania Betti e Luca Fontanella, “Tutti per Casale”

Erg.Direttore,

Alla luce dei numerosi atti di microcriminalità e di aggressione a mano armata che si sono verificati a Casalpusterlengo negli ultimi mesi, riteniamo che si renda necessaria una piccola riflessione sul tema della sicurezza urbana che riveste un ruolo fondamentale nelle politiche pubbliche locali.

Per meglio comprendere il concetto di sicurezza urbana, dobbiamo partire dalla definizione data dall’art.4 della legge 48 che così cita: “....si intende per sicurezza urbana il bene pubblico che afferisce alla vivibilità e al decoro delle città, da perseguire anche attraverso interventi di riqualificazione e recupero delle aree o dei siti più degradati, l’eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale, la prevenzione della criminalità, in particolare di tipo predatorio, la promozione del rispetto della legalità e l’affermazione di più elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile....”

Garantire la sicurezza ai cittadini è uno degli scopi fondamentali delle Forze dell’Ordine presenti sul territorio e delle Autorità locali e rientra in un discorso operativo, decisamente ampio, che abbraccia aspetti quali l’inclusione sociale e la riqualificazione socioculturale.

Il progressivo degrado del decoro urbano di Casale, più visibile in alcune zone della nostra città, non fa altro che aumentare la percezione di insicurezza da parte dei cittadini e genera sentimenti di avversità nei confronti della popolazione straniera ritenuta in qualche modo responsabile del degrado stesso. L’associazione tra crimine e stranieri si fonda principalmente sulla presunzione del coinvolgimento di una parte degli immigrati in attività e comportamenti illeciti o devianti. A questo proposito, abbiamo accolto con favore la notizia di un rafforzamento della polizia locale, che ritornerebbe al numero di 15 effettivi, come 15 anni fa, quindi non diremmo un potenziamento, considerando che nel frattempo la città è molto cambiata (andrebbe richiesto un potenziamento anche del comando dei carabinieri perché i controlli siano costanti). Riteniamo che la risposta repressiva e gli interventi sporadici di ordine pubblico non siano sufficienti ad affrontare il problema del disordine urbano e che la buona politica parta dalla conoscenza del contesto demografico, sociale e urbanistico sul quale si vuole intervenire. Le azioni studiate a tavolino a favore di un target specifico della popolazione, come ad esempio i giovani o gli stranieri, senza un confronto con il particolare contesto , si possano rivelare poco efficienti e rilevanti nel risultato finale.

Questa giunta ha una visione più ampia? Un progetto sociale e di prevenzione? C’è un dialogo costruttivo e di ascolto con le associazioni, le realtà religiose sia cattoliche che musulmane? Ad oggi non ci sembra proprio. La città non offre spazi di aggregazione per i giovani (al di là dei locali ed oratori) dove potersi esprimere, incontrarsi, fare eventi: la realtà è arida.

Contrastiamo questa sensazione di insicurezza e malessere riappropriandoci degli spazi di aggregazione come il centro e la piazza che noi per primi abbiamo lasciato. Un tempo c’erano numerose iniziative che animavano il centro grazie al lavoro e la passione di tanti volontari che ora non ci sono più : proprio su questa cosa dovremmo fare mea culpa.

Le istituzioni devono dare l’esempio e devono avere a cuore il futuro della propria gente; devono fare da collante tra le diverse realtà cittadine e non marcare le differenze perché da queste possono nascere contrasti dovuti alla sofferenza e alla mancanza di considerazione, contrasti che possono tradursi in atti di inciviltà.

D’altro canto è sulla diversità che si basa l’evoluzione; vogliamo evolverci?

Cordialmente

Loredana Ghilardotti, Melania Betti, Luca Fontanella

“Tutti per Casale“

Casalpusterlengo

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