«Date il Fanfullino alla pallavolista Loveth Omoruyi»

Egregio Direttore, mi permetto di utilizzare le colonne del Suo giornale per suggerire, attraverso questa lettera aperta indirizzata a Comune di Lodi ed a “Familia Ludesana” competenti, la candidatura di Loveth Omoruyi per l’assegnazione del Fanfullino della Riconoscenza che verrà attribuito il prossimo

19 gennaio 2025, il premio che storicamente la nostra città di Lodi attribuisce a lodigiani distintisi per meriti in ambito sociale, culturale, sportivo e scientifico.

Come ricordato anche dalle colonne del Cittadino, Loveth Omoruyi – le cui immagini con la squadra

vincitrice del torneo olimpico di volley femminile hanno fatto il giro del mondo – è la pallavolista lodigiana medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi con la nazionale italiana, ed è stata la nostra prima concittadina a conseguire, nel corso della lunga storia dei Giochi Olimpici, tale risultato di assoluta eccellenza che la colloca da subito nel pantheon sportivo della nostra Città.

Loveth Omoruyi, ora qui non più residente per evidenti ragioni di impegno sportivo militando ormai da qualche anno in squadre di primo livello della Lega Nazionale Volley, è nata a Lodi, ha studiato nelle scuole della nostra Città con i nostri ragazzi ed i nostri insegnanti, ha frequentato i nostri oratori, ha mosso i primi passi della sua carriera sportiva nelle nostre squadre.

Insomma, credo che Lodi non possa non riconoscere oggi a questa figlia della nostra Città, ancorchè di soli 22 anni, l’ambito riconoscimento.

Il premio, inoltre, rappresenterebbe indirettamente anche una manifestazione di sostegno e ringraziamento a tutto il movimento pallavolistico lodigiano che ha contribuito alla pratica sportiva di Loveth coltivandone la passione e sviluppandone le capacità, quel movimento pallavolistico fatto di gratuito impegno di tanti dirigenti, arbitri, allenatori e atlete/atleti che negli anni ho avuto modo di apprezzare frequentando, in qualità di genitore di pallavolista, le palestre dei campionati Csi e Fipav. Ringrazio per lo spazio concessomi e saluto cordialmente.

Carlo Savarè

Lodi