«Il business della caccia è più forte
di noi podisti: a chi diamo fastidio?»

PESTE SUINA Lo sfogo dei runner

Cacciatori si, podisti NO. Evidentemente rendono di più i cacciatori (business), si legge che poi da bravi cittadini devono disinfettare vestiti, calzari, attrezzature e cani ed è tutto OK. ( chi controlla che ciò avvenga??). Mentre i podisti mettendo tappeti disinfettanti, cambio calzature non utilizzando strade nelle vicinanze degli allevamenti ed avendo l’approvazione degli stessi allevatori, non possono svolgere le proprie marce. In più i cacciatori attraversano campi e strade senza alcun controllo mentre i podisti seguono un preciso e dichiarato percorso. Da Ottobre possono calpestare sentieri e campi con cani e mezzi, loro non fanno danni, solo i podisti infettano tutto il Lodigiano. Ma chi ha scritto queste restrizioni ha un minimo di conoscenza del mondo del podismo? Sicuramente no, anzi viene il sospetto che abbia qualcosa contro questo sport popolare che dia fastidio. Venti persone possono correre insieme e 21 no perché possono infettare, se questa non è una cavolata...

Amministratori locali, provinciali, regionali permettono le marce podistiche in tutte le province limitrofe al Lodigiano pur avendo l’identico problema della PSA, ma valutando di volta in volta i percorsi e l’organizzazione, poi possono dare il permesso o meno, ma nel lodigiano si dice subito NO senza valutare i percorsi e il lavoro messo in campo dagli organizzatori. Come più volte dichiarato siamo consapevoli e solidali con gli allevatori che subiscono un danno gigantesco, non solo economico (che pure

sono ingenti) ma anche per la sopravvivenza dell’attività. Però non sono certo i podisti la causa come viene presentata da che emette le ordinanze senza conoscere a fondo la realtà. Abbiamo incontrato alcuni allevatori i quali ci hanno detto: “noi non abbiamo nulla contrario al passaggio di marce o corse podistiche purchè non si avvicinino all’allevamento”.

Il danno maggiore per i podisti, non è economico, che pure c’è, ma l’allontanamento da questo sport inteso come “aggregazione”, ovvero la scomparsa dei gruppi delle associazione che riuniscono gli appassionati, mentre si va verso ad un insieme di “singoli”. Singoli che non rinunciano di certo alla propria passione camminando o correndo nelle stesse campagne vietate alle manifestazioni, ma solo ai podisti. Se poi avanza la “ lingua blu” è colpa dei podisti, ovviamente, ma solo nel Lodigiano.

Gabriele Ferrari
Comitato territoriale Fiasp del Lodigiano
Casalpusterlengo

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