LODI «Cosa pensano Baffi e Baggi dell’inchiesta su Gioventù nazionale?»

La lettera di Domenico Pellecchia

Egregio Direttore,

le chiedo spazio sulle pagine del Suo giornale per provare a mettere in fila alcuni pensieri sull’inchiesta - prodotta dalla testata online “Fanpage”, che si concentra sul gruppo “Gioventù Nazionale”, l’associazione giovanile del Partito della Premier Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia.

In molti hanno visto le immagini, riprese grazie al lavoro di una giornalista sotto copertura, di ciò che succede all’interno del gruppo: tra canzoni in onore di Mussolini, saluti nazisti e varie battute di spirito sul fascismo, credo che l’inchiesta abbia portato alla luce un grande problema, e un motivo di vergogna per i rappresentanti di Fratelli d’Italia nei territori.

Tuttavia, ad oggi, nessun esponente - a livello locale, regionale o nazionale- si è preso la briga di discostarsi da quanto abbiamo potuto vedere. Ci sono state alcune considerazioni, come era scontato, affidate ad un ministro della Repubblica che nel corso di questa Legislatura ha avuto poco spazio, volte però solamente a spostare l’oggetto dell’attenzione dal contenuto dei filmati alla metodologia con la quale Fanpage ha ottenuto la registrazione. Non credo che a nessuno degli esponenti di Fratelli d’Italia sia sfuggito ciò che quei filmati contenevano.

E allora la domanda: perché non avete trovato cinque minuti per discostarvi da quanto avete visto?

Così è stato anche a livello locale, a Lodi e nel Lodigiano: senza stare a fare una lista, rimango basito dalle mancate comunicazioni di Giulia Baggi, capogruppo del partito di Meloni in Consiglio comunale a Lodi, e di Patrizia Baffi, Presidente della Commissione Sanità al Pirellone. Così come hanno fatto anche i loro alleati di governo: Lega, Forza Italia.

Come dobbiamo interpretare il loro silenzio? Imbarazzo o condivisione?

Io credo che per rispetto degli elettori, che hanno affidato a queste persone il loro voto, si debba una spiegazione, perché se non ci si distanzia da questi membri del partito (che si è deciso di rappresentare democraticamente all’interno di un sistema politico, che inneggiano a simboli e icone di un passato buio e costituzionalmente superato), significa che li si sta sostenendo. Allo stesso modo in cui la Lega, dopo due anni di invasione russa in Ucraina, ha ancora un accordo con il partito di Putin, Russia Unita, che finché non verrà stracciato - Salvini dice che non ha più valore, ma un contratto solitamente non prevede un’intervista Tv per la sua cessazione -, indicherà il sostegno ad un’idea di politica che noi siamo fieri di rifiutare.

Io credo che si debba più rispetto agli elettori, e che si debba avere il coraggio di prendere posizione - sperando ovviamente che questa possa muoversi nel recinto del sistema repubblicano democratico.

Domenico Pellecchia

Partito Democratico - Furegato Sindaco

Lodi

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