LODI «Dobbiamo rendere maggiormente fluido il traffico veicolare di necessità/utilità»

La lettera di Maurizio Broglio

Buongiorno direttore

Sul numero odierno del suo giornale (edizione martedì 8 ottobre, ndr) leggo dell’ipotesi di un nuovo piano per ridisegnare l’area attorno alla stazione ferroviaria.

Sicuramente i futuri e speriamo imminenti interventi in quell’area necessiteranno di un riassetto massivo e speriamo nelle buone scelte da parte di coloro che hanno le dovute competenze. Rimango però perplesso quando leggo che è in previsione un nuovo sottopasso ciclopedonale urbano e ferroviario.

Siamo in attesa dell’inaugurazione dopo il rifacimento di quello in corrispondenza di via Nino dall’oro (se ricordo bene con accesso anche alla stazione) e già se ne ipotizza un altro identico come funzionalità e nella medesima zona.

Può darsi che non comprenda correttamente ma se così fosse qualche domanda sorgerebbe spontanea.

Credo che chiunque se le potrebbe porre, provo a sintetizzare, perché? O forse era da pensare in modo diverso quello attualmente in ristrutturazione?

Mi perdoni se torno su una mia precedente considerazione sperando di non tediare i suoi lettori.

Conosciamo tutti l’ attuale criticità della viabilità cittadina frutto anche dei recenti interventi, specialmente in determinate fasce orarie. Più volte sul suo giornale sono comparsi articoli che denunciano le interminabili code di autoveicoli che si generano in determinate zone (una per tutte il nostro caro vecchio sottopasso), addirittura ricordo che in un articolo si citava considerazioni dell’assessore Caserini che affermava che la variazione del flusso sulla rotonda della tangenziale per San Colombano aveva generato maggior traffico in città, e specificatamente sul sottopasso, perché invoglia gli utenti ad entrare in città per evitare le code in tangenziale.

Auguriamoci che tutti gli studi fatti e quelli in corso, una volta applicati, riportino un po’ di fluidità nel traffico cittadino considerato che le code “inquinano” molto di più dei flussi fluidi di veicoli e creano disagi a tutti.

La considerazione che voglio riproporre, augurandomi che possa consentire qualche riflessione un po’ a tutti, è circa la necessità di un nuovo “scavalco” (possibilmente sotto) della linea ferroviaria in città, utile e necessario per sgolfare gli attuali punti di intasamento.

Meglio un nuovo sottopasso ciclopedonabile o un nuovo sottopassaggio veicolare?

Non pensiamo a privilegiare il flusso veicolare ma facciamo in modo che quello che per necessità ed utilità ci deve stare sia il maggiormente fluido possibile.

Grazie per la disponibilità.

Maurizio Broglio

Lodi

(nella fotografia, il traffico nel sottopasso di via San Colombano a Lodi)

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