LODI Il G7 a Hiroshima appare un macabro monito

«Dopo che ucraini e russi avranno perso decine o centinaia di migliaia di soldati, coloro che stanno guadagnando cifre colossali, con la vendita di armi di tutti i tipi, vorranno ancora di più»

Dopo che ucraini e russi avranno perso decine o centinaia di migliaia di soldati, coloro che stanno guadagnando cifre colossali, con la vendita di armi di tutti i tipi, vorranno ancora di più. E il meccanismo, non più controllabile, farà stendere il mantello nero della morte universale su tutto il pianeta...

Non è l’incipit fantascientifico di un romanzo. A tanto sta arrivando la follia dei governanti del mondo, per qualcuno fino ad affermare di non avere bisogno di mediatori di pace. Non si vede neanche l’ombra dell’insorgenza di popolo contro le politiche di armamento universale, insorgenza che sarebbe l’unico vero ostacolo a chi macina vite su scala industriale.

Nel nostro Paese di fronte a catastrofi naturali, nessuno alza la voce per dirottare i finanziamenti dalla produzione di armi alla ripresa della vita. I movimenti per la cessazione delle ostilità e per l’avvio di trattative di pace sono stati criminalizzati e comunque cacciati in un limbo, silenziati su tutti i grandi organi di informazione, come se volere la pace fosse una opzione morale e non un imperativo indispensabile per evitare l’olocausto atomico.

Tenere una riunione del G7, un tempo formato dai primi sette paesi del mondo per ricchezza e potenza, a Hiroshima sembra un macabro monito. Riunione presieduta da Biden, il quale non ha fatto cenno alla bomba statunitense lanciata su quella disgraziata città il 6 agosto 1945, delitto per il quale gli Usa non hanno mai neanche chiesto scusa, come si suole fare ipocritamente in situazioni simili.

Dunque, mentre alcune navi militari italiane fanno già rotta verso il Mar Cinese, prepariamoci alle fanfare di guerra, alla sfilata dei nostri giovani mandati al macello. Ai primi funghi che oscureranno il sole. Poi tutto finirà.

Comitato di cittadini contro le armi nucleari

Lodi

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