LODI «La piscina Ferrabini oggi è un rudere: cosa ci rimane delle varie promesse?»

La lettera di Monica Pettinari

Gentile direttore

Le scrivo questa lettera perché sono molti anni che vivo nel quartiere “ Revellino” e affacciandomi dal mio terrazzo la prima cosa che vedo oltre alla campagna lodigiana è l’ex piscina Ferrabini (nella fotografia la situazione attuale, ndr).

Ricordo come fosse ieri 25 anni fa quando venni ad abitare con mio marito in questa zona e la piscina era il punto di ritrovo per molti bambini, nonni e giovani. Nel periodo estivo sentire le voci gioiose dei bambini spesso accompagnati dai nonni,per trovare un po’ di refrigerio, mettevano molta allegria. Ricordo pure le comitive dei ragazzi del Grest e della colonia Caccialanza aspettare il loro turno con in mano la merenda, per poi tuffarsi tutti insieme in piscina.

Per non parlare poi delle compagnie di amici che venivano il fine settimana anche dai paesi limitrofi per trascorrere diverse ore con musica canti e tuffi. Tutto questo è sparito con vero rammarico e tristezza da più di 5 anni,le vicende giudiziarie ben note in città hanno portato a trasformare la piscina in un vero rudere sotto gli occhi di tutti. Non mi capacito perché durante le campagne elettorali i vari candidati sindaci fanno promesse ai cittadini per poi sparire e non realizzarle.

È veramente triste vedere come hanno ridotto una delle piscine più frequentate in città.

Ora mi chiedo delle varie promesse fatte a noi cosa rimane?

A questo punto constatando quanto sia delicata la vicenda e, soprattutto, pensando al lato economico non sarebbe forse meglio costruire un parcheggio? Dico questo perché la zona sta crescendo, sono sorte infatti nuove palazzine e vi è inoltre la presenza di un noto ristorante ed in certe ore, la ricerca di un parcheggio è sempre più difficile.

Alle tasche del Comune costerebbe di meno e renderebbe la zona più decorosa non come ora che sembra “ un campo di battaglia “ pieno di sporcizia calcinacci e molto altro ancora. Noi lodigiani oramai abbiamo capito che la tanto amata piscina” Ferrabini”non la rivedremo più, ma da cittadina auspico che questo triste capitolo della nostra città si risolva velocemente, altrimenti mi domando dove è finito il buon senso, l’amore e il decoro per la nostra città.

Monica Pettinari

Lodi

Gentile signora Monica, visto il costo delle materie prime schizzato alle stelle rispetto ai progetti iniziali e stante i problemi giudiziari e le “beghe” tra Comune e ditta che ha vinto l’appalto temo che Lei abbia ragione: i lodigiani difficilmente riavranno la Ferrabini, almeno in tempi ragionevoli. Resta un dubbio: non era possibile assegnare l’appalto in maniera differente da come è stato fatto? Qualcuno a Palazzo Broletto ha responsabilità? Si è vigilato fin da subito sul mancato avanzamento lavori o si è perso tempo? Trattandosi di soldi pubblici sarebbe importante fare chiarezza. LR

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