LODI «Regole sulla movida, dobbiamo creare occasioni di ritrovo»

Buongiorno Direttore, mi riferisco al numero odierno (edizione 7 giugno), su regole da mantenere per affrontare al meglio un’estate di “movida”. Premesso che non esistono ormai da anni punti di ritrovo per i giovani, vedi discoteche o sale da ballo ove l’affluenza accoglierebbe gran parte del flusso giovanile mantenendolo circoscritto, questi si ritrovano in Pub o Bar e inevitabilmente quasi costretti loro malgrado a bere per condividere con altri coetanei la necessità del momento. Vediamo di creare un qualcosa che spinga la gioventù al ritrovo e solo in un secondo momento pensare alle giuste contromisure da attuare.

Silvio Romagnolo

Grazie del suo contributo signor Romagnolo. C’è solo un aspetto sul quale vorrei soffermarmi ed è il consumo elevato di alcolici e superalcolici tra i ragazzi, spesso minorenni. È un fenomeno sotto gli occhi di tutti e passa talvolta dai bar (i numeri delle forze dell’ordine ci dicono che quelli che servono alcol ai minori sono pochi per fortuna), molto più spesso da altre vie di approvvigionamento (piccoli esercizi commerciali, grande distribuzione organizzata, la compiacenza di qualche amico maggiorenne che acquista per i minorenni). Si tratta di un fenomeno assai preoccupante e probabilmente occorre affrontarlo andando oltre la repressione (doverosa) e chiedendoci quali alternative siamo in grado di offrire ai ragazzi.

Lorenzo Rinaldi