MELEGNANO «Codice della strada, l’inadeguatezza della risposta dell’assessore»

La lettera di Angela Bedoni e Paolo Pozzi

Questa sera abbiamo assistito ai lavori del Consiglio comunale di Melegnano, nel corso dei quali è stata presentata dall’opposizione una mozione relativa a quanto contenuto nel progetto di nuovo codice della strada. La mozione recepiva posizioni ed analisi effettuate e condivise da enti scientifici affidabili , da organismi afferenti al parlamento europeo, da associazioni di familiari di vittime della strada italiane ed europee, era inoltre fondata su dati ISTAT – ACI 2022, Polizia Stradale 2023, OMS, FIAB. Eccone alcuni.

Il 73% degli incidenti in Italia accade in città.

Le principali cause degli incidenti mortali in città sono 23% velocità, 20% distrazione, 17% strisce pedonali non rispettate, 14% altre mancate precedenze.

Il 94% degli incidenti sono commessi da persone alla guida di veicoli a motore.

L’80% dei morti in città sono utenti vulnerabili.

I morti in incidenti stradali sono stati, nel 2023, 3159.

Ci chiediamo perché, di fronte a 3159 morti, a dati scientifici che individuano nell’eccesso di velocità la principale cause dei decessi e nella limitazione della velocità la più importante misura di prevenzione (una persona investita da un mezzo a 50 km/h ha il 10% di probabilità di salvarsi rispetto al 90% di una persona investita alla velocità di 30 km/h) non sia possibile discutere di tutto questo in maniera non ideologica e prevenuta. Inoltre, è del tutto evidente come il nuovo codice della strada limiterà fortemente le autonomie locali in materia di sicurezza stradale e piani della mobilità, sottratti alle amministrazioni comunali e centralizzate dal ministero.

Chiunque si fosse minimamente preparato e documentato in merito avrebbe innanzi tutto rilevato l’inadeguatezza della risposta dell’assessore competente, che ha incentrato la sua replica soprattutto su quanto il nuovo codice contiene in merito alla repressione della guida in stato di ebbrezza o alterazione da sostanze, enfatizzandone anche la rilevanza in termini statistici, cosa che non risponde a verità: infatti le autorevoli fonti più sopra citate dimostrano che, nei primi 5 mesi del 2023 le violazioni contestate dalla polizia stradale a giovani tra i 18 e i 24 anni sono dovute a 31% a distrazione, 29% alla velocità, e solo il 5% all’ uso di alcol e sostanze.

Siamo stupiti di fronte alla totale mancanza di discussione anche da parte dei consiglieri di maggioranza presenti, nella maggior parte giovani che, senz’altro esperti e frequentatori della rete, avrebbero potuto documentarsi e farsi una opinione personale e non viziata da pregiudiziali ideologiche. Ma di tutto questo non c’è stata traccia.

Ci piacerebbe davvero poterci confrontare soprattutto con questi giovani consiglieri, che, forse, non si accorgono di preparare strade e città meno sicure e meno vivibili a quelli che saranno, in un domani, i loro figli.

Grazie per l’attenzione.

Angela Bedoni

Paolo Pozzi

Melegnano

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