«Non so quali strade abbia percorso Ferrari, in Marocco ad aspettare lavoro
abbiamo visto donne e non uomini»

La lettera di Giuseppe Lupi

Buongiorno,

Ho letto l’articolo pubblicato sul vostro quotidiano il 7 agosto riguardo la missione di Andrea Ferrari a Marrakesh in Marocco e delle contraddizioni di questo Paese dove si vedono chiaramente le enormi differenze sociali esistenti. Nell’articolo si fa menzione anche di ragazzi schierati per strada alle 7.30 di mattina in cerca di un ingaggio di lavoro a 10 euro al giorno per 15 ore di lavoro e riporto testualmente quanto da voi scritto “È questo il volto nascosto (per chi non lo vuole vedere) del Marocco che invece ha incontrato il segretario...”.

Ebbene, io, insieme ad altre 30 persone, abbiamo “visto” perché eravamo in tour in Marocco nello stesso periodo, sono tornato il 3 agosto da Marrakesh; essendo in tour abbiamo ovviamente macinato tanti chilometri e anche noi abbiamo notato molte persone ferme lungo la strada in attesa di qualcosa o qualcuno; abbiamo quindi chiesto alla nostra guida cosa ci facessero, pertanto posso confermare che erano lì fermi in attesa di un ingaggio di lavoro giornaliero.

Io non so quali strade abbia percorso il nostro segretario cittadino, noi abbiamo attraversato in lungo e in largo il Marocco per circa 1.500 chilometri, ma lungo le strade ad aspettare un lavoro abbiamo visto solo tante donne, mentre diversi giovanotti prestanti ed in salute erano beatamente seduti al bar a vedersi le Olimpiadi o le partite di calcio del Marocco.

P.s. Per pura informazione: lo stipendio di un operaio generico in Marocco è di 200 euro al mese, 500 per gli specialisti (vedere su Internet) e quindi i 10 euro al giorno sono in teoria “in proporzione”, non so per quante ore di lavoro perché non ho chiesto, con questo non li voglio assolutamente giustificare, anzi ritengo in entrambi i casi che sono una miseria che crea solo miseria (che è ben visibile) e disuguaglianze sociali enormi ben evidenti nelle “case??” dei centri storici, soprattutto constatando di persona che il costo della vita in Marocco sta aumentando a dismisura e in molti casi è a livello dell’Italia e di questo ne è testimone il mio portafoglio, quindi non so come possano condurre una vita dignitosa o pensare di cambiarla con quella miseria di stipendio.

Giuseppe Lupi

Lodi

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